Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'ascensore diventa water panoramico

Fonte: L'Unione Sarda
31 luglio 2009

Castello. Accesso negato al quartiere per i continui guasti. Disagi nel cuore della notte
L'assessore Carta: problemi di sorveglianza e manutenzione

L'ascensore funziona a singhiozzo. E la manutenzione lascia a desiderare. Poi c'è anche qualcuno che lo utilizza come bagno.
L'ascensore di viale Regina Elena trasformato in un grande, panoramico water di vetro e acciaio. Colpa di un malore, questo è sicuro. Una necessità impellente che ha costretto un passeggero ad arrendersi mentre levitava verso Castello, forse ipnotizzato dalle luci di Cagliari. Sotto l'occhio (annebbiato) della telecamera interna s'è consumato il misfatto. Peggio per chi ha avuto la sventura di salirci durante il resto della notte.
È una storia che assomma in sé maleducazione civica e ostacoli burocratici. Un racconto claustrofobico, che inizia e si conclude in un metro quadrato maleodorante. Come nei delitti, qualcuno deve pur trovare il cadavere. In questo caso è un giornalista che all'una e mezzo di notte ha appena concluso il turno di lavoro. La porta dell'ascensore è spalancata, due zanzare volano in cerca di vittime, una mosca l'ha già trovata. Le paratie si chiudono e la puzza nauseabonda ammorba l'aria. Non c'è bisogno di essere un segugio per capire che il problema è vicino, al massimo trenta centimetri. Chiudi gli occhi e immagini di essere sott'acqua, in apnea. Arrivato a destinazione premi furiosamente il tasto che mette in comunicazione con la centrale di controllo: una, due, dieci volte. Peccato che nessuno si degni di rispondere: e se l'emergenza fosse stata ben più grave?
Gli ascensori di Castello non sono mai stati un biglietto da visita e la situazione peggiora di giorno in giorno. S'allunga la lista di chi resta intrappolato a mezz'aria, nelle torride mattine d'estate si rischia il dramma: la Circoscrizione 1 cosa fa? «Ho ricevuto innumerevoli proteste e l'ho segnalato alla Giunta. Gli ascensori si bloccano continuamente», dice il presidente Gianfranco Carboni, «Sono state installate le telecamere, ma la sorveglianza lascia a desiderare. La zona resta buia di notte, un pericolo enorme».
Pur senza essere esteti, da tempo residenti e turisti inorridiscono davanti alla baracca che si tiene assieme per scommessa nella stazione di partenza dell'ascensore. Tre mesi fa il sindaco annunciò: «Ho dato ordine di abbatterla». Tre mesi dopo è ancora lì. Ieri l'assessore alle Attività produttive, Paolo Carta, ha promesso un intervento rapido: «Mi impegno a trovare gli operai per rimuoverla». Sul funzionamento a singhiozzo: «I problemi sono diversi. Sta passando la manutenzione dalla Otis alla Kone; il sistema di videosorveglianza ha delle pecche; la manutenzione lascia a desiderare. Speriamo che col nuovo corso si torni alla normalità».
Non ci resta che sperare. (p. pa.)

31/07/2009