Scienze della comunicazione. Presentati all'Exma programmi e docenti

Conferenze, mini-presentazioni, letture ad alta voce, proiezioni di cortometraggi, brevi mangiate, chiacchiere reali e chat virtuali. E, sul tavolo, le mille vie della trasmissione del pensiero: dal cinema ai videogiochi, dal giornalismo alla lettura, dal doppiaggio all'intrattenimento. Con conversazioni e brevi scambi di battute senza filtro, tra esperti e semplici curiosi, registi e spettatori, docenti e studenti di oggi o di domani.
Così, mercoledì sera all'Exmà, è andata in scena "Com.unica senza frontiere", la manifestazione pensata (con il supporto del consorzio UnitelSardegna e dell'assessorato comunale alla Cultura), per presentare i programmi e i docenti del corso on line in Scienze della comunicazione, giunto al suo quarto anno eppure ancora poco conosciuto in città. Una missione difficile, forse, ma non impossibile, almeno a giudicare dalla quantità di persone che, dal tardo pomeriggio fino a dopo mezzanotte, hanno affollato le sale e il piazzale di via San Lucifero, lottando contro il caldo, l'umido e qualche ritardo nella scaletta.
Il programma della serata ha accontentato tutti i palati, non solo quelli dei neo-diplomati, adulti e lavoratori interessati a iscriversi al corso on line. A cominciare dalla conferenza del filosofo della scienza Silvano Tagliagambe, che ha parlato di conoscenza e apprendimento partendo da Popper; proseguendo con i workshop, pensati come brevi spot agli insegnamenti del corso; e finendo con la proiezione di alcuni cortometraggi realizzati dagli studenti di cinema insieme a registi come Salvatore Mereu ed Enrico Pau (entrambi presenti).
Il risultato di una tabella di marcia così ricca è stata una serata di festa e promozione che ha lasciato soddisfatti sia il pubblico che gli organizzatori. «Mettere in piedi la manifestazione non è stato semplice, ma ne è valsa la pena», dice Elisabetta Gola, presidente del corso di laurea. «Abbiamo cominciato a raccogliere le prime adesioni per il nuovo anno accademico e abbiamo dato un importante riconoscimento al lavoro dei nostri ragazzi». Ragazzi che nei giorni scorsi hanno anche vinto il premio per il miglior "Reportage sul RomaFictionFest 2009".
«Speriamo che l'iniziativa sia servita anche a far capire ai giovani il nostro modo di lavorare», aggiunge Antioco Floris, docente di Cinema. «La nostra filosofia porta gli studenti ad andare oltre le nozioni, a cimentarsi con i problemi concreti, a misurare la loro stoffa. Forse è questa la nostra diversità, rispecchiata da una serata leggera e decisamente insolita».
LORENZO MANUNZA

31/07/2009