Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Slalom quotidiano nelle strade rattoppate

Fonte: L'Unione Sarda
19 novembre 2018

COMUNE.

La denuncia della vice sindaca: «L'80 per cento dei ripristini mal eseguiti è riconducibile alla fibra ottica» Slalom quotidiano nelle strade rattoppate I seicento chilometri di asfalto sono in pessime condizioni. A rischio chi va su due ruote 

Buche, avvallamenti e gradini longitudinali. Non c'è strada del capoluogo che non sia ferita da tagli stradali e da riparazioni dell'asfalto eseguiti maldestramente.
Nella migliore delle ipotesi a risentirne sono le ruote e gli ammortizzatori di auto o moto. Quando però la buca è in realtà una voragine, a farne le spese sono la schiena e le braccia. Per non parlare di quando chi va su due ruote perde il controllo del mezzo e cade: può cavarsela (raramente) con qualche graffio, ma è probabile che subisca gravi fratture o possa addirittura rimetterci la vita. Spostarsi in scooter o in bicicletta nel capoluogo della Sardegna è diventata una sfida contro la sorte, un'avventura dove è vietato distrarsi. Quest'anno è stato particolarmente difficile a causa delle intense piogge che hanno dato il colpo mortale all'asfalto della città.
La mappa
Non c'è quartiere della città che possa vantare più di pochi metri di asfalto in perfette condizioni. Sul banco degli imputati Open fiber e Abbanoa per ripristini mal eseguiti dopo gli interventi, le radici degli alberi che deformano l'asfalto trasformandolo in un trampolino. Su tutti il Comune che avrebbe dovuto controllare e sanzionare le riparazioni dopo i tagli stradali. Chi si muove in scooter ha la sua mappa personale di strade da percorrere solo in casi eccezionali e con la massima prudenza. Viale Sant'Avendrace, nel lungo tratto tra la piazza e l'incrocio con viale Trento, è una delle strade più a rischio per i motociclisti. Il passaggio dei pesanti bus autosnodati di Arst e Ctm ha creato i solchi tipici delle piste da rally. Non sta meglio via Roma, di fronte all'ingresso laterale della stazione ferroviaria. Negli anni scorsi è stato steso l'asfalto sopra le lastre. Con il passare del tempo e dei mezzi si sono creati gradini terribili per i manubri, le braccia e la schiena dei motociclisti. Poco più avanti, in viale Bonaria, le radici dei pini, sviluppandosi, hanno sollevato il manto stradale anche di decine di centimetri. Un pericoloso trampolino per i biker. Nei quartieri storici non va meglio. I lavori per la posa in opera sono conclusi da un pezzo, ma in via San Giovanni fa bella mostra il classico taglio arancione dei tagli. Una Rotaia dalla quale è difficile uscire senza rischiare rovinose cadute. A Castello, proprio all'ingresso del varco, l'asfalto sembra sia stato bombardato. Stesso discorso a Is Mirrionis, di fronte all'ospedale l'asfalto è come una gruviera. Per non parlare di marciapiedi “sfascia caviglie” o tombini fuori quota.
Il Comune
Luisa Anna Marras, vice sindaca e assessore alla Mobilità. «I cattivi ripristini sono riconducibili all'80 per cento alla posa della fibra ottica. Abbiamo sanzionato e più volte contestato l'esecuzione dei lavori. Presto incontreremo i vertici della società ai quali chiederemo di sistemare a dovere i tagli. Il loro obiettivo era fare in fretta. L'hanno raggiunto, tanto che volevano fare una conferenza stampa per la conclusione dei lavori. Iniziativa che il Comune ha bocciato: non c'è niente da festeggiare.». Non può essere solo colpa di Open fiber. «Quest'anno le piogge intense hanno danneggiato l'asfalto. Inoltre il servizio di manutenzione delle strade era concesso in proroga per gli interventi ordinari». Il nuovo appalto? «Abbiamo appena aggiudicato la gara triennale da 15 milioni di euro per la cura dei 600 chilometri delle strade cittadine. Gli uffici - conclude Luisa Anna Marras - stanno completando l'iter di legge, a gennaio il vincitore sarà operativo».
Andrea Artizzu