Rassegna Stampa

Il Sardegna

La benedizione del ministero per il Cuccurus Cottus Day

Fonte: Il Sardegna
30 luglio 2009

La manifestazione. Dal dicastero di Bondi il benestare per l'utilizzo dell'Orfeo di Stampace nelle locandine

Un fine settimana all'insegna degli spettacoli e di leccornie gratuite in via Azuni L'unica manifestazione cagliaritana autofinanziata: niente fondi dal Comune 

Del Comune c'è il patrocinio, del ministero della Cultura la benedizione. Ma di soldi pubblici non se ne parla: il Cuccurus Cottus Day, festa stampacina fissata per l'uno e il due agosto, va avanti solo grazie alla generosità degli artisti partecipanti e a fondi e donazioni raccolti tra amici e finanziatori benevoli. Un'anomalia nel panorama cagliaritano delle associazioni, dominato da elargizioni dagli uffici comunali la cui entità pochi conoscono: anche i consiglieri che ne hanno fatto richiesta per ora sono rimasti a bocca asciutta. Nelle voci di spesa non avrebbero trovato comunque l'associazione che questo fine settimana animerà via Azuni con pesce arrosto, primi piatti, altre leccornie e spettacoli: tutto gratuito per i partecipanti. Un'iniziativa con un motto: «Lissa libera», che richiama il grido che l'anno scorso contrastò l'arrivo dei vigilurbani che volevano chiudere tutto per mancanza di regolari autorizzazioni. La sollevazione popolare prevalse sulla burocrazia. E quest'anno il Comune, anziché mettersi di traverso, ha concesso il suo logo.
IL MINISTERO della Cultura, invece, concede concede gratuitamente agli stampacini l'uso gratuito dell'immagine fotografica dell'orfeo di Stampace, quale simbolo della festa. L'Orfeo è un particolare di un mosaico romano del terzo secolo dopo Cristo, ritrovato nel quartiere nel lontano 1762 e attualmente custodito nel museo di Antichità di Torino, nella sala dei territori sabaudi. Il Mibac ha chiesto, con una lettera inviata il due luglio agli organizzatori, che sotto l'immagine campeggi la scritta “Mosaico di Orfeo di Cagliari, località Stampace, III secolo dC- Torino, Museo di Antichità”. Ed è l'unica condizione posta. Col Municipio, invece, qualche difficoltà in più: «Ho dovuto presentare tutti i progetti con le planimetrie e i cicli di produzione dei malloreddus», ha raccontato Gianni Agnesa, presidente dei Cuccurus Cottus, «Ma quest'anno abbiamo tutte le autorizzazioni. Sia della Asl che del Comune: la lissa è libera».
E DOPO QUESTO proclama ecco il calendario della manifestazione. Sabato il prologo, dedicato ai rapporti tra Cagliari e Barcellona e dunque ad un esame del quartiere in epoca aragonese. Interverranno la professoressa Cecilia Tasca e l'architetto Marco Cadinu. Domenica la festa manna: con l'esibizione di circa 10 gruppi musicali (interpreti di tutti i generi), di diversi gruppi di ballo (da quello sardo alla danza moderna a quella etnica) e di alcuni tra i più espressivi autori teatrali della scena cagliaritana: Pierpaolo Piludu con la rappresentazione multimediale “Sembrava di vivere in un film”, Nino Nonnis con “A sa parti...” e Piero Marcialis “Contus”. E, ovviamente, cibo fino a esaurimento scorte. Gratis. ¦