Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

VERSO IL VOTO. Incontri con il sindaco e Sedda Zedda a un passo dal sì Cani tenta il dialogo con il

Fonte: L'Unione Sarda
9 novembre 2018

VERSO IL VOTO. Incontri con il sindaco e Sedda Zedda a un passo dal sì
Cani tenta il dialogo con il Pds 

Due vertici, uno annunciato l'altro no. Protagonisti del primo il segretario del Partito democratico, Emanuele Cani, e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, vicino a sciogliere le riserve per la sua candidatura a guidare la coalizione. All'altro hanno partecipato sempre Cani, affiancato dal suo vice Franco Sabatini, e una delegazione del Partito dei Sardi formata dal presidente Franciscu Sedda, il capogruppo Gianfranco Congiu - che ha ospitato l'incontro nel suo ufficio in Consiglio regionale - e Roberto Desini. Mancava Paolo Maninchedda, il segretario, che due giorni fa sul suo blog Sardegna e Libertà, rivolto al Pd, ha scritto che «noi non siamo disponibili ad alleanze fatte a tavolino. Per noi le alleanze si costruiscono con processi democratici, con dibattiti seri sulle cose fatte e da fare, chiamando al voto gli elettori sulle proposte». L'ex assessore ai Lavori pubblici ha anche posto una serie di questioni di merito sulla sanità, sul rapporto Regione-Stato, sull'agricoltura, sulla scuola, sull'opportunità di tenere aperto un dialogo con Forza Italia e gli altri moderati del centrodestra, sul concetto di Sardegna-Nazione.
Riserbo svanito
Il giorno dopo le due forze politiche si sono riunite attorno a un tavolo nel palazzo di via Roma. Il summit sarebbe dovuto essere riservatissimo, il problema è che ieri si discuteva la proposta di legge sull'inquadramento del personale dell'Agenzia Forestas nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale, e i corridoi del Consiglio regionale erano a dir poco affollati. Bocche cucite sul contenuto ma trapela, da fonti Pd, che è stato positivo. Un incontro preliminare, un approccio, uno scambio di opinioni, con la promessa che nei prossimi giorni il confronto si potrà strutturare.
Il cantiere
Secondo indiscrezioni, uno dei temi discussi sarebbe stato un sondaggio commissionato dal Pd sul contenuto di una delle schede delle “primarias” targate Pds: la richiesta ai sardi se si sentono una Nazione oppure no. Ebbene, il 25% degli intervistati avrebbe risposto positivamente, cioè che è pronto a dichiarare che la Sardegna è una Nazione. Un risultato che sottolinea quanto la questione sia sentita dai cittadini.
Il colloquio con Zedda è stato precedente. È da escludere che il primo cittadino possa correre in consultazioni con regole stabilite da una sola forza politica, quindi è possibile che i partiti cerchino un punto di incontro. In ogni caso, «un modo per chiudere una coalizione assieme». Punto di incontro significa la ridefinizione di un quadro di regole. Il sindaco di Cagliari, ad ogni modo, starebbe per sciogliere le riserve e manifestare la sua disponibilità ad accettare la candidatura a guidare, per usare le parole dell'ex senatore Luciano Uras, uno «schieramento democratico e progressista, dell'identità, dell'autonomismo e dell'indipendentismo democratico».
Il momento giusto
Si tratta di capire quando. Magari nel corso di una manifestazione organizzata dai 130 primi cittadini che l'hanno invitato a candidarsi. Sicuramente entro il 23 novembre, data prevista per la partecipazione del leader della Lega, Matteo Salvini, al congresso del Psd'Az. Però, tornando alle Primarias, è anche difficile immaginare che il Partito dei Sardi possa accettare una rimodulazione di regole per consultazioni già fissate per il 16 dicembre e per le quali sarà possibile presentare le candidature fino al 15 novembre. Qualche giorno fa il tesoriere del partito ha pagato il bonifico per l'utilizzo della piattaforma di voto on line. I soldi sono stati trovati attraverso donazioni degli iscritti e dei sostenitori, tutte attraverso bonifico e tutte iscritte nel bilancio del Pds.
Roberto Murgia