Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Per la demolizione della casa di Badas decide il Tar

Fonte: La Nuova Sardegna
30 luglio 2009

GIOVEDÌ, 30 LUGLIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Oggi i giudici amministrativi si esprimeranno sul vincolo imposto dalla Sovrintendenza ai beni architettonici






CAGLIARI. E’ legata al filo di una sentenza la sorte della casa di via Milano, progettata dal grande architetto Ubaldo Badas, che la ditta Cadeddu Bruno vorrebbe demolire per fare spazio a un palazzo. I giudici del Tar decideranno oggi sull’istanza di sospensiva del vincolo.
La procedura che conduce al vincolo era stata già avviata mesi fa dagli uffici ministeriali, ma non si era conclusa nei 210 giorni stabiliti dalle norme. Il sovrintendente Gabriele Tola ha deciso di farla ripartire e sarà soprattutto su questo punto che il legale del costruttore, Benedetto Ballero, insisterà per ottenere dai giudici amministrativi la sospensione in via cautelare della procedura. Se la decisione del Tar dovesse essere favorevole alla ditta Cadeddu, la sorte della villa sarebbe segnata: il costruttore avrebbe infatti pieno diritto a demolire. Sarà l’avvocatura dello stato a difendere quanto resta dell’opera dell’architetto, che non in base ai documenti - non poteva firmare, non era laureato - ma alle testimonianze raccolte dal regista Enrico Pau e dal comitato per via Milano è l’autore del progetto e si è occupato personalmente della sua realizzazione. Al centro della controversia amministrativa sono anche altre due ville, di cui una è stata costruita negli anni Quaranta, che la ditta Cadeddu vorrebbe abbattere per realizzare nell’area edifici moderni. L’amministrazione comunale non ha autorizzato gli interventi, al contrario il quartiere di via Milano è indicato nel piano urbanistico come zona di pregio e di uniformità urbanistica. Quindi non esiste ad oggi un reale via libera al piano del costruttore privato. Ma è certo che se cadesse il vincolo della sovrintendenza architettonica sarebbe molto più difficile difendere le tre ville dalla demolizione.
La decisione del Tar non sarà comunque l’ultimo atto della controversia: il comitato di via Milano si prepara a organizzare momenti di protesta pubblica e di sensibilizzazione dei cittadini.