Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Consiglio approva l'appalto sui rifiuti

Fonte: L'Unione Sarda
30 luglio 2009




La delibera sulla gara d'appalto «più importante dell'Isola, almeno in questo momento» ottiene il via libera del consiglio comunale. Il nuovo bando per l'assegnazione della gestione dell'igiene pubblica a Cagliari durerà sette anni (ma potrà essere rinnovato per altri due) e avrà un servizio di porta a porta che verrà sperimentato gradualmente nel tempo e a seconda dei quartieri. E l'aggiudicazione sarà valida solo se negli uffici del Municipio arriveranno almeno due offerte da altrettante società.
La maggioranza, dopo giorni di trattative, trova l'accordo: la delibera numero 135 viene modificata con un emendamento che mette quasi tutti d'accordo (la votazione dopo quattro ore di seduta, arriva alle 22: ventidue favorevoli e otto contrari) e il Consiglio vara il maxi appalto da 390 milioni di euro.
I NODI Le difficoltà sono state evidenziate dallo stesso sindaco Emilio Floris, che ha presentato un emendamento «frutto del dialogo nella maggioranza», che ora dovrà tradursi in «massima attenzione» per i dirigenti comunali. Non solo: il primo cittadino ha ricordato che «nella costituzione del bando dovrà essere considerata la possibilità che la normativa in materia di rifiuti cambi nel tempo» e auspicato un «tavolo tecnico con la Regione, perché Cagliari non può essere trattata come gli altri comuni». Il riferimento è per i traguardi previsti dalla legge, vera spada di Damocle per l'amministrazione: 60 per cento di rifiuti riciclati entro il 2010, percentuale che dovrà salire di dieci punti nel 2012. Risultati irraggiungibili senza il porta a porta. «Sarà l'ennesima seccatura per i cagliaritani», ha spiegato l'assessore alla Pianificazione dei servizi Gianni Giagoni, «ma indispensabile». Un progetto «ambizioso», che servirà per «farci vincere l'Oscar», almeno in materia di rifiuti.
LA MEDIAZIONE Il documento votato ieri è un condensato dei suggerimenti imposti dalla maggioranza nei giorni scorsi: «Serve un porta a porta flessibile, con isole ecologiche e cassonetti interrati», ha chiesto Claudio Tumatis (Lavoro e quartieri), che sulla gara ha specificato: «Serve più di un partecipante». L'intervento di Massimiliano Tavolacci va oltre l'appalto: «Questo è un passaggio importante per la città e certe frizioni potevano essere evitate gestendo diversamente il rapporto tra Giunta e Consiglio. Ora il fiato è corto e dovremo affrontare altri problemi come questo».
Le critiche dell'opposizione (l'emendamento proposto ieri dal centrosinistra è stato respinto) riguardano oltre al sistema di raccolta e alla durata eccessiva dell'appalto, anche i costi: «Non c'è nessuna ottimizzazione della spesa. Il costo della gestione del primo anno viene moltiplicato per nove, senza sconti», ha ricordato Ninni Depau (Pd). Ora la palla passa agli uffici comunali, che dovranno pubblicare il bando in tempi brevissimi, per permettere l'assegnazione entro dicembre e scongiurare l'ipotesi del commissariamento. ( m. r. )

30/07/2009