Rassegna Stampa

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Al Lazzaretto di Cagliari l’inaugurazione della mostra “Freedom Manifesto 2018”

Fonte: web cagliaripad.it
31 ottobre 2018

 

 

 

Il Centro di Ricerca Interdisciplinare sul Paesaggio Contemporaneo ha lanciato nel 2017 un appello ad artisti e visual designer di fama per raccogliere il loro punto di vista su un fenomeno drammatico dei nostri tempi: la migrazione di uomini e donne in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla sopraffazione. Interrogati sul diritto fondamentale alla Libertà, gli autori hanno risposto con una riflessione in forma di poster, mezzo di comunicazione scelto per diffondere, tra parole e immagine, il loro messaggio. Primo risultato, la grande mostra collettiva “Freedom Manifesto. Humanity on the move / Umanità in movimento” svoltasi nell’autunno 2017 al Museo Centrale Montemartini di Roma.

A un anno di distanza, il nuovo allestimento di “Freedom Manifesto 2018”, realizzato dall’associazione cagliaritana Malik assieme al Centro di Ricerca Blueforma, approda al Lazzaretto di Cagliari, uno spazio di quarantena nei secoli passati per uomini, merci e animali provenienti da paesi colpiti da epidemie e oggi sede emblematica della memoria collettiva isolana. L’immigrazione resta infatti un tema di dolorosa attualità socio-politica: risvegliare le coscienze e sollecitare nuove percezioni sull’umanità in movimento continua ad essere la sfida dell’edizione “Freedom Manifesto 2018”.

Il manifesto, forma di comunicazione di massa esplosa nella seconda metà del XIX secolo, continua a rappresentare lo strumento più immediato per esporre messaggi davanti allo sguardo distratto del pubblico. Nelle intenzioni dei curatori della mostra, i grafici e designer Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi, c’è proprio la volontà di “reclamare” e “pubblicizzare” punti di vista che sembrano non trovare più spazio nel paesaggio contemporaneo. Ad impreziosire l’originale mini-catalogo della mostra, pubblicato nel classico formato dei manifesti per affissione (70 x 100 cm), il contributo critico del sociologo Alberto Abruzzese che scrive: “Il manifesto storico, con tutte le sue appendici tardo-moderne e post-moderne, è stato lo strumento di persuasione o dissuasione di soggetti sociali individuati nel loro ruolo politico e professionale. Ora dovrebbe aprirsi la fase di una comunicazione attenta alla vocazione delle persone, al senso rimosso della vita vissuta piuttosto che alla professione alla quale essa stessa ci costringe”.

Insieme ai poster realizzati per l’occasione da maestri del graphic design contemporaneo quali Félix Beltrán, Ginette Caron, Milton Glaser, Alain Le Quernec, Italo Lupi, Astrid Stavro, Heinz Waibl, l’esposizione ha il merito di presentare al pubblico una nutrita rassegna di autori provenienti da tutto il mondo, tra i più interessanti della nuova generazione.

L’edizione cagliaritana di “Freedom Manifesto 2018” è parte integrante del programma di eventi che anima la nona edizione de “I libri aiutano a leggere il mondo – IX edizione Siamo Terra” ideata e organizzata dall’Associazione Malik, con il sostegno di Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Cagliari.