Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Consolato mobile: marocchini ore in fila per i documenti

Fonte: L'Unione Sarda
29 ottobre 2018

VIA ROMA. Circa 600 persone

 

 

«Chi si sposa»? Questa la domanda di molti passanti ieri alla vista di tante persone davanti ai cancelli del Palazzo civico. Nessun matrimonio, solo centinaia di marocchini in fila: il Comune di Cagliari ha aperto le porte al consolato mobile del Marocco. L'iniziativa si ripete negli anni e vede non solo la collaborazione del Consolato generale del regno del Marocco a Roma ma anche la mobilitazione del Centro culturale e sociale dei marocchini residenti in Sardegna e dello stesso Municipio del capoluogo.
Progetto il cui obiettivo è la riduzione delle distanze: così il consolato sbarca in Sardegna. I suoi funzionari, con il prezioso aiuto dei volontari del centro, guidati da Afendi Bouchaib, danno la possibilità ai cittadini marocchini di ottenere servizi quali il rinnovo del passaporto e altri documenti, che altrimenti comporterebbero non solo un costoso viaggio nella Capitale ma anche la perdita di una giornata lavorativa. Difficoltà maggiormente sentite in quanto residenti in un'Isola.
L'appuntamento di ieri a Cagliari è seguito a quello sassarese del giorno prima.
Le famiglie marocchine residenti in Sardegna sono state informate del progetto grazie all'avviso tempestivo emesso dal Centro culturale e sociale e al passaparola nelle moschee.
La comunità marocchina ringrazia: all'unanimità le circa 600 persone persone in fila tutta la mattina davanti al cancello di Palazzo Bacaredda si dichiarano soddisfatte per l'iniziativa, tuttavia lamentano l'esigenza di una preventiva programmazione da parte del consolato con date più frequenti. Troppe le richieste concentrate in una sola giornata. Non a caso ieri erano davvero moltissime le persone in attesa del proprio turno in via Roma sin dalle prime ore dell'alba.
Meritevole di nota il lavoro svolto dai volontari del Centro, i quali si sono adoperati nell'aiutare i propri connazionali fornendo loro quante più indicazioni possibili sui servizi consolari. Lo stesso presidente del Centro, cittadino italiano dal 2010 che aiuta la sua comunità a risolvere i problemi quotidiani, si dice soddisfatto delle attività svolte dal consolato mobile in Sardegna e spera in un miglioramento del progetto a seguito delle indicazioni segnalate dalla comunità.
Michela Marrocu