Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Palazzine Erp, nessuna demolizione

Fonte: L'Unione Sarda
23 ottobre 2018

PIAZZA GRANATIERI DI SARDEGNA. Per la presidente della Commissione è tempo di agire

 

L'assessore Chessa: «I soldi bastano per ristrutturare la metà degli immobili» 

 

Il dato certo è che sul progetto per la riqualificazione delle palazzine Erp di piazza Granatieri di Sardegna non c'è un minuto da perdere. Il finanziamento da tre milioni e 135 mila euro è datato 2012 e per non correre il rischio di vedere sparire i soldi, l'assessorato ai Lavori pubblici ha deciso di procedere alla riqualificazione della metà dei 78 appartamenti. «I fondi non bastano per fare tutto e quindi inizieremo dai sottoservizi, ovvero dalla parte che non si vede ma è essenziale per il recupero dell'area», chiarisce al telefono l'assessore Maurizio Chessa.
La mozione
Nel tentativo di mettere un po' di pressione all'amministrazione, ieri mattina, la presidente della Commissione comunale Lavori Pubblici, Anna Puddu, ha presentato una bozza di mozione sulle linee di indirizzo da seguire. «Il tempo delle interlocuzioni è finito, ora bisogna dare attuazione al progetto innanzitutto per garantire migliori condizioni di vita alle famiglie che abitano nelle palazzine», spiega l'esponente dei Progressisti sardi. La proposta non è stata messa ai voti ma è bastata ad animare la discussione tra i commissari «che - assicura il capogruppo Pd in Consiglio Fabrizio Rodin - sono tutti d'accordo nel procedere alla ristrutturazione, non c'è nessuno che pensi all'ipotesi di demolire i palazzi per ricostruirli. Di certo quello che bisogna fare in tempi rapidi è mettere a punto un piano insieme alle famiglie che dovranno temporaneamente traslocare per consentire alle imprese di eseguire le opere». Padre dell'idea di demolire e ricostruire daccapo i palazzi popolari è l'ex assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa. In mancanza delle coperture finanziarie necessarie il Comune pensa a fare quel che si può.
L'iter
«L'ultima interlocuzione con la Regione era stata portata avanti dal mio predecessore che avrebbe voluto trovare i soldi neecssari per demolire il complesso edilizio e ricostruirlo. Quello che stiamo facendo ora è portare avanti il progetto per la ristrutturazione che attualmente è l'unica via praticabile» spiega Maurizio Chessa. «Mi rendo conto che si tratta di un tema urgente, in primo luogo per le persone che abitano in piazza Granatieri di Sardegna, sappiamo bene tutti che un ragazzo che nasce in quel contesto ha un millesimo delle possibilità che sono offerte a chi nasce altrove. Se fosse per me questo genere di quartiere non esisterebbe, ma lo abbiamo ereditato e dobbiamo lavorare con le possibilità che abbiamo per migliorare al massimo le sue condizioni. Stiamo cercando di accelerare ma per ora non c'è alcun rischio di perdere i finanziamenti. Abbiamo ancora un anno prima della scadenza».
Mariella Careddu