Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comune, una famiglia allargata

Fonte: L'Unione Sarda
22 ottobre 2018

POLITICA. Oltre ai 1.233 dipendenti diretti ci sono i 2.749 delle società partecipate

 

Ippica e Parco: al completo con appalti e contratti a tempo determinato 

 

La pianta organica del Comune è una galassia decisamente affollata, almeno sulla carta. I dipendenti che gravitano attorno all'amministrazione di via Roma - prestando fede alla bozza di Bilancio discussa mercoledì in Commissione - sono 3.982. I dati però sono passibili di errore come emerso dal confronto con i vertici del Tecnocasic chiamati in causa dai consiglieri comunali proprio per giustificare 16 assunzioni fantasma effettuate nel 2017. In realtà nell'ultimo anno nessun nuovo contratto è stato firmato dalla società che gestisce l'impianto di smaltimento rifiuti e le cifre presentate ai commissari erano semplicemente sbagliate. Sviste a parte, tuttavia, questi sono i numeri riferiti al personale delle controllate: oltre ai 1.233 dipendenti diretti, ci sono gli 801 di Ctm spa (nel 2016 erano 814), i 3 di Its Scarl, un operaio in servizio a tempo indeterminato per la Ippica in liquidazione, 296 al teatro Lirico (279 nel 2016), 1.361 di Abbanoa (1.375 nel 2016), 33 al Cacip, 6 nel Consorzio parco di Molentargius Saline, 11 all'autorità di gestione idrica Egas, e 237 nel Tecnocasic.
Operaio solitario
Dalla lettura della tabella emergono situazioni in apparenza insolite. Per esempio, nel libro paga dell'ippodromo affidato al liquidatore Luigi Leone ci sarebbe solo un operaio con la qualifica di artiere. Difficile immaginare che il solo manutentore possa reggere il peso della società e decidere ogni giorno in autonomia cosa fare e cosa no. «In realtà c'è un'impiegata assunta a tempo determinato che per questo non figura nella pianta organica e nel 2018 abbiamo anche assunto tre figure con un contratto trimestrale part time per la gestione dei parcheggi che sono stati affittati» spiega il commercialista chiamato a recuperare i crediti societari prima che l'Ippica srl chiuda i battenti segnando anche il destino del suo unico dipendente. «L'artiere potrebbe essere assorbito da una delle tre associazioni che ospitiamo - spiega ancora Leone -, d'altronde anche oggi svolge le sue mansioni per loro».
Tutti in ufficio
A pochi chilometri dall'ippodromo si trova il parco di Molentargius Saline dove, al contrario, ci sono solo impiegati e nessuno incaricato dei lavori manuali. «Gli operai sono quelli delle ditte d'appalto - chiarisce il dirigente comunale incaricato di dirigere l'ente, Claudio Papoff -. In ogni caso la pianta organica riportata sulla carta non corrisponde alla realtà. Attualmente nel parco ci sono un funzionario amministrativo in comando dal Comune di Soleminis che qui lavora per 36 ore alla settimana, una biologa dall'ex Provincia del Medio Campidano per 18 ore settimanali e tre figure a scavalco che dedicano al parco 36 ore, si tratta di un ingegnere, un geometra e una ragioniera. E poi ci sono io che ho il mio stipendio da dirigente comunale ma dirigo il parco a costo zero». E per le manutenzioni urgenti? «Negli appalti sono previsti anche anche gli interventi straordinari. Certo, è necessario programmare bene l'attività annuale».
L'assessore
Una delle fette più corpose della torta resta quella del Comune con 1.233 unità che portano a casa in media 1.300 euro al mese (a eccezione dei 23 dirigenti che hanno stipendi più alti). Nel Bilancio del 2018 su 514 milioni e 378 mila euro, 50 milioni e 641 mila euro sono destinati al personale. «I costi sono comprensivi di stipendio, contributi, missioni, buoni pasto e formazione - spiega l'assessore comunale competente Danilo Fadda -. Ritengo che le spese per formare il personale siano importantissime, determinanti per la modernizzazione dell'amministrazione pubblica e, di conseguenza, dell'intero Paese».
Mariella Careddu