Lettera-esposto al sindaco e alla Polizia municipale: «La situazione è diventata insostenibile, il degrado è assoluto» Piazza Is Maglias, la protesta dei residenti contro gli ambulanti
«La situazione è insostenibile. Viviamo nel degrado più assoluto», dicono in coro i residenti di piazza Is Maglias e dintorni. Qualcuno ha persino messo in vendita la casa, altri hanno preparato una lettera-esposto da inviare a Sindaco, servizio Igiene del suolo e Polizia municipale: segno evidente che la convivenza con gli ambulanti - che dopo la chiusura di piazza San Michele hanno traslocato e preso spazio nell'area al di là del marciapiede - non è più tollerabile.
Carosone e tostapane
«Qui attorno regna l'anarchia», commenta Simone Cabboi, amministratore di condominio e portavoce del malcontento condiviso. Per accorgersene basta guardarsi attorno: nella facciata di un palazzo c'è un passeggino che sfida le leggi gravitazionali appeso a un cornicione. Poco distante un carrello della spesa che ha evidentemente cambiato destinazione d'uso: trasformato in bancarella su due ruote fa bella mostra davanti a un portoncino. Lungo la rete metallica che delimita l'aiuola con vista su via San Michele, le grucce appese superano di gran lunga il numero dei fiori, così come i teli piazzati sull'asfalto dove si trova di tutto: dal tostapane di prima generazione a una gabbietta per uccelli, passando dal cinturone stile western a un repertorio di cd musicali che spazia dal meglio di Gabriella Ferri ai successi di Renato Carosone. È in questo spazio che ogni giorno prende forma il mercatino all'aperto. Ormai fuori misura, dal momento che i disperati che si ritrovano lì per cercare di guadagnarsi la giornata hanno colonizzato tutto. Marciapiedi, giardini, vetrine delle attività commerciali e via dicendo. «Anche le aree di proprietà condominiali», sottolinea Cabboi.
I residenti
«È una vergogna», sbotta Teresa Vicidomini. «Quando inaugurarono la nuova piazza San Michele i nostri politici parlarono di riqualificazione del quartiere, ma in questo modo hanno squalificato la nostra piazza», polemizza. «Da anni viviamo nel degrado assoluto, tra bottiglie di birra e immondezza di ogni tipo. Non abbiamo più la possibilità di parcheggiare, perché i venditori arrivano con i furgoni e sistemano la merce ovunque», protesta. «Siamo ostaggi nelle nostre case, che tra l'altro hanno subito anche una svalutazione più che comprensibile visto lo schifo che c'è tra i nostri palazzi», interviene Claudia, che chiede non venga riportato il cognome per paura di eventuali ripercussioni e racconta di aver messo in vendita il suo appartamento, «perché vivere qui non è davvero più possibile», si sfoga. «Il problema è che non riesco neanche a vendere: la stessa agenzia immobiliare mi ha parlato di svalutazione degli immobili, dovuta al degrado della piazza», evidenzia. «Si era parlato di una sistemazione provvisoria, sino alla conclusione dei lavori di riqualificazione di piazza San Michele. Ma dall'inizio dell'intervento a oggi sono passati più di tre anni e nulla è cambiato».
La lettera
È tutto messo nero su bianco, nella lettera-esposto inviata al Sindaco, servizio Igiene del suolo e alla Polizia municipale, dalla società Studio 3 Snc, in qualità di amministratrice del condominio 8/9 di piazza Is Maglias, nella quale si chiede «un immediato intervento ai fini della sicurezza pubblica». La replica è di Marzia Cilloccu, assessora alle Attività produttive: «Siamo a conoscenza dell'esigenza e della necessità di individuare nuovi spazi per il commercio ambulante in città, per questo, all'interno dei cantieri Lavoras, che partiranno a breve, abbiamo previsto nuovi stalli per gli ambulanti regolarmente iscritti alla Camera di commercio, per ora nei quartieri di San Benedetto, Monte Mixi, Genneruxi e Monte Urpinu».
Sara Marci