Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il marmo di Orosei abbellirà la piazza

Fonte: L'Unione Sarda
28 luglio 2009

Marina. Il progetto presentato alla Regione per il recupero dell'ex chiesa di Santa Lucia

Lastroni in pietra amovibili per lo studio dell'antica Karales

Ecco lo studio dell'architetto Cadinu presentato alla Regione per il recupero del rudere.
Marmi di Orosei e riutilizzo dei materiali e degli oggetti recuperati per la nuova piazza della Marina. Il progetto elaborato dall'architetto Marco Cadinu per la sistemazione del rudere dell'ex chiesa di Santa Lucia e delle sue pertinenze (tra le vie Barcellona, Napoli e Sardegna) è a misura di turisti e abitanti del rione. Lo studio, approvato dalla Soprintendenza, prevede la realizzazione di un punto informazioni per i turisti, soprattutto per i croceristi che sbarcano al porto di via Roma, e di un museo che ospiterà la storia dell'antico tempio (il primo del quartiere), ma sarà a disposizione anche di chi alla Marina ci vive.
IL PROGETTO Di fronte a quelle che un tempo erano le cappelle, verrà costruita una piazza che diventerà un importante punto di incontro. Per realizzare il progetto servono 550 mila euro. La richiesta di finanziamento è stata presentata nei giorni scorsi alla Regione. Il parroco di Sant'Eulalia confida nella Divina provvidenza e nell'assessore regionale Lucia Baire: se tutto va secondo le speranze del sacerdote (amministratore dei beni dell'estinta arciconfraternita del prezioso sangue di Cristo sotto l'invocazione di Santa Lucia), tra un anno i lavori saranno conclusi. Eccoli nel dettaglio.
LA VECCHIA CHIESA I lavori previsti dall'architetto Cadinu riguardano il rifacimento della copertura in sostituzione dell'attuale battuto di cemento e di alcune parti realizzate con le tegole. Al di sopra dei torrini verranno sistemate travi in legno al posto del solaio in cemento. Sul lato che si affaccia su via Sardegna è prevista la sistemazione delle cappelle e delle finestre murate nel 1947. Verranno riaperte le finestre su via Napoli, dove sorgeva la sacrestia, e rifatti gli infissi per consentire la realizzazione del punto di informazioni turistiche. In via Barcellona è prevista la conservazione della facciata residua e delle cornici. Per quanto riguarda gli interni, l'elaborato dell'architetto dispone il rifacimento degli intonaci, delle pavimentazioni e della scala a chiocciola in ferro che collega al matroneo, dove sarà allestito un museo che racconterà la storia del quartiere.
LA PIAZZA La parte della chiesa demolita dal Genio civile 62 anni fa, secondo quanto stabilito dal Piano regolatore di Gaetano Cima, e oggi ridotta in discarica a cielo aperto, diventerà una piazza abbellita con pavimenti in pietra e panchine. Per realizzarla verrà eliminato il manto d'asfalto in modo da riportare allo stesso livello il pavimento della vecchia chiesa del '600. Il perimetro della piazza sarà delimitato con la realizzazione di una panca in muratura, che avrà lo scopo di accogliere persone e impedire l'accesso alle auto.
LA STORIA I lastroni della pavimentazione saranno appoggiati sulla sabbia, in modo da lasciare la possibilità di studiare con più precisione le planimetrie delle chiese esistenti sull'area (la prima è documentata nel 1089). Gli archeologi sono alla ricerca di elementi che conducono all'antica Karales.
ANDREA ARTIZZU

28/07/2009