In alcuni tratti l'unica soluzione è premunirsi di pila. L'alternativa è affidarsi all'intuito e al tatto: doti indispensabili anche solo per poter inserire le chiavi nella serratura della propria auto, sempre che non si abbia la chiusura centralizzata. «È una vergogna, è da diversi mesi che siamo al buio», sbotta Alberto Corda, residente della zona, mentre si dirige a passo svelto verso la sua vettura parcheggiata in piazza De Gasperi, sfidando la semioscurità. E non è certo l'unico a lamentarsi, perché nell'area incastrata da via Barone Rossi da un lato, e da via Sonnino dall'altro, di luce effettivamente ce n'è poca. Lo sa bene chi frequenta la zona e si serve degli stalli presenti nel piazzale.
LE PROTESTE «Lavoro qui vicino», racconta Lucia Palmas. «Quando arrivo la mattina presto non si vede nulla e la sera, ora che le giornate si sono accorciate, è anche peggio», osserva con tono stizzito. «È una questione di decoro ma soprattutto di sicurezza, perché in alcuni punti della piazza c'è davvero buio pesto, e obiettivamente per una donna da sola non è sicuramente una situazione ottimale», sottolinea. «Io personalmente quando finisco tardi e vado a riprendere la macchina sono sempre piuttosto agitata». A rischiarare appena l'area ci provano - ma con poco successo - le insegne delle attività commerciali lì attorno, l'illuminazione proveniente dalle strade limitrofe e quella presente davanti al palazzo comunale, piazzate all'ingresso. Ma comunque insufficienti. «Non capisco quanto ancora si debba aspettare. Non sono esperto di illuminazione ma credo che si tratti semplicemente di sostituire i punti luce non funzionanti», riflette ad alta voce Franco Podda. «I disagi proseguono da parecchio tempo, ho anche perso il conto».
IL COMUNE Comprensibili proteste da una parte e imminenti novità dall'altra. «I primi quindici punti luce saranno sostituiti a partire da oggi, salvo imprevisti dovuti al tempo», annunciano dagli uffici comunali competenti. «L'intervento proseguirà poi nelle prossime settimane, appena arriveranno gli ulteriori punti luce».
Sara Marci