Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Comune e le scelte di Zedda I possibili scenari se il sindaco dovesse puntare alla Regione

Fonte: L'Unione Sarda
1 ottobre 2018

PALAZZO BACAREDDA.

Il primo cittadino dovrebbe dimettersi soltanto in caso di elezione

Il Comune e le scelte di Zedda I possibili scenari se il sindaco dovesse puntare alla Regione 

Dalla scelta di Massimo Zedda dipende il futuro del Comune. In questi giorni il primo cittadino e sindaco metropolitano dovrà sciogliere la riserva e decidere se candidarsi alla presidenza della Regione. Nel frattempo non dovrà togliersi la fascia tricolore perché l'eventuale incompatibilità - che diventi governatore o consigliere regionale di minoranza - si concretizzerebbe solo dopo le elezioni. In questa fase c'è un'ampia gamma di scenari possibili, in base alla scelta di Zedda e al risultato del voto di fine febbraio alle elezioni regionali.
SE SI CANDIDA E VINCE Tante anime del centrosinistra spingono per una candidatura di Massimo Zedda che potrebbe far allargare la coalizione nella speranza di evitare la disfatta e tentare una rimonta difficile. Se dovesse candidarsi e vincere le elezioni diventando presidente della Regione sarebbe un risultato clamoroso che lo lancerebbe tra le figure di spicco del centrosinistra nazionale, ma sarebbe costretto a lasciare la guida di palazzo Bacaredda. Così come nel 2011 si era dimesso da consigliere regionale una volta eletto sindaco, in questo caso dovrebbe fare il contrario. Se dovesse dimettersi scatterebbero i 20 giorni tecnici di tempo prima della effettiva entrata in vigore: solo a quel punto prenderebbe le redini del Comune un commissario, il Consiglio comunale verrebbe sciolto e ci sarebbero i tempi per un immediato ritorno alle urne in primavera.
DI NUOVO AL VOTO Le Regionali dovrebbero essere domenica 24 febbraio mentre le Europee saranno 91 giorni dopo, domenica 26 maggio. Non si sa se ci sarà un election day o se verrà fissata un'altra data per le Amministrative, ma in ogni caso ci sarebbero 55 giorni di tempo necessari per tornare alle urne dopo le eventuali dimissioni. In caso di vittoria - o di elezione come consigliere regionale d'opposizione - il sindaco potrebbe scegliere anche un'altra strada: non dimettersi, prendere tempo e aspettare la procedura per la decadenza. I tempi, in questo caso, si allungherebbero e la guida del Comune passerebbe in mano alla vice sindaca Luisa Anna Marras mentre anche quella della Città metropolitana dovrebbe passare al suo vice Fabrizio Rodin. Per quanto riguarda palazzo Regio, dovrebbe applicarsi lo stesso sistema col vice sindaco metropolitano che diventerebbe plenipotenziario. Con questa soluzione si andrebbe al voto per le Comunali nel 2020, un anno prima della scadenza naturale del mandato. Ma, politicamente, se Zedda dovesse diventare presidente della Regione, al centrosinistra converrebbe tornare subito alle urne per sfruttare il vento favorevole e cercare di conservare la guida del Comune.
SE SI CANDIDA E PERDE C'è ancora molta incertezza sull'eventuale candidatura del sindaco come successore di Pigliaru. Se Massimo Zedda si candidasse e non riuscisse a vincere dovrebbe affrontare una situazione scomoda. Potrebbe decidere di non tornare tra i banchi dell'opposizione in Consiglio regionale e restare sindaco. Tornerebbe in Municipio da sconfitto e, almeno per le valutazioni politiche, conterebbe comunque il risultato raggiunto a Cagliari e dintorni.
Ma un cambio di rotta ai vertici della Regione e la sua sconfitta potrebbero avere ripercussioni letali anche sulla maggioranza che guida palazzo Bacaredda. Se tante forze politiche sarebbero pronte a schierarsi al fianco di Zedda per conquistare Villa Devoto, altrettante - in caso di sconfitta - potrebbero voltargli le spalle e cercare di farlo cadere anche in Comune.
SE NON SI CANDIDA Questa situazione potrebbe però verificarsi comunque. Anche se il sindaco decidesse di non cedere alle tentazioni e restare tranquillo al secondo piano di palazzo Bacaredda, una pesante sconfitta del centrosinistra potrebbe avere ripercussioni anche sul Comune. Gli alleati potrebbero voltargli le spalle e il cambio di bandiera a Villa Devoto, magari accompagnato da un pessimo risultato del centrosinistra potrebbe portare a una crisi tra i banchi del Consiglio comunale.
Marcello Zasso