Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Due ricorsi per Tuvixeddu ma i lavori saranno sospesi

Fonte: La Nuova Sardegna
27 luglio 2009

DOMENICA, 26 LUGLIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Mentre un giornale tedesco parla di bellezze e paesaggio violati





In vista per il colle una nuova battaglia sul fronte giudiziario

CAGLIARI. Se le città urlassero per il dolore, a Cagliari servirebbero tappi per le orecchie: lo scrive il Sudeutsche zeitung, uno dei maggiori quotidiani tedeschi, che nell’edizione di due giorni fa ha dedicato due pagine al caso ancora aperto legato alla necropoli punica di Tuvixeddu.
Il giornalista Henning Kluever parla di bellezze paesaggistiche violate e sottolinea come il progetto edificatorio che minaccia il sito archeologico più importante della città sia stato approvato da tutte le autorità, comprese quelle che dovrebbero vigilare. Quando Kluever ha scritto il suo servizio non sapeva che proprio in quelle ore stava maturando la decisione di fermare con un nuovo vincolo assoluto la costruzione dei palazzi di Nuova Iniziative Coimpresa. E’ stato il sovrintendente Gabriele Tola a chiedere agli uffici l’istruzione di una pratica di vincolo legata all’esistenza nell’area del colle di segni evidenti di attività di cava. In base alle norme contenute nel codice Urbani che quei resti bastano e avanzano per valutare se l’area dev’essere protetta da qualsiasi iniziativa edificatoria che modifichi lo stato originario dei luoghi, il paesaggio e la sua storia. Non appena l’apertura della procedura avviata dagli uffici ministeriali sarà stata notificate alle parti pubbliche e private - compreso il comune di Cagliari - si aprirà una nuova fase della battaglia legale sul colle punico. Cui l’avvocatura dello stato ha aggiunto proprio in questi giorni un nuovo capitolo: il ricorso al consiglio di stato contro la bocciatura del decreto con il quale l’ex sovrintendente architettonico Martino aveva annullato gli ultimi due nullaosta paesaggistici concessi dal Comune a Coimpresa per la realizzazione del progetto. Con quello della sovrintendenza sono due i ricorsi che andranno all’esame dei giudici amministrativi di secondo grado, cui si è rivolta anche l’associazione ecologista Amici della Terra. Ma in attesa che i magistrati romani si pronuncino, i lavori di costruzione degli edifici dovranno con ogni probabilità fermarsi: la procedura aperta dagli uffici di Cagliari prevede infatti la sospensione dei lavori. A quel punto non è difficile prevedere una nuova battaglia sul fronte della giustizia amministrativa da parte del costruttore, che lavora nella piena legittimità e con le autorizzazioni necessarie. (m.l)