Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Quattromila famiglie vivono in tuguri»

Fonte: L'Unione Sarda
27 luglio 2009

Dura denuncia di Antonello Puddu (Uniat) durante un'assemblea pubblica. «Serve una sanatoria totale» 

A Sant'Elia 700 inquilini morosi, ma solo 6 hanno chiesto i contributi

Se i numeri fotografano la realtà meglio di qualsiasi altra cosa, i flash sulle graduatorie dell'edilizia popolare evidenziano un paradosso: il reddito medio delle famiglie che chiedono una casa a canone agevolato non supera i 1.200 euro all'anno. Cento euro al mese. E allora è difficile spiegare perché negli uffici di Area solo sei famiglie di Sant'Elia abbiamo chiesto di ottenere i contributi garantiti da un fondo regionale costituito ad hoc. Soldi che potrebbero integrare pensioni e stipendi per pagare gli affitti delle case e le quote condominiali.
MOROSITÀ GALOPPANTE Invece la morosità galoppa, specialmente a Sant'Elia: 700 famiglie non pagano regolarmente le mensilità, o addirittura non lo hanno mai fatto. Qualcuno ha cercato di fare il furbo, altri non potevano permetterselo perché avrebbe significato non mangiare: «Ecco perché chiediamo ad Area di eliminare gli interessi legali dalle morosità», urla al microfono Marisa Depau. Nell'assemblea popolare convocata ieri dal consigliere comunale del Pd al Lazzaretto si è parlato soprattutto di questo: come rimettere in corsa le famiglie che per anni non hanno pagato quello che dovevano pagare.
49 MILIONI A DISPOSIZIONE Poi ci sono gli abusivi. Che sarebbero anche disposti a saldare un affitto, ma non hanno la casa: «Eppure i soldi ci sono: Area ha 34 milioni di euro inutilizzati. Il Comune ne ha a disposizione altri 15 per l'edilizia abitativa. Ma nessuno usa questi fondi. E i soldi utilizzati dal Comune per l'emergenza abitativa, 2 milioni e 750 mila euro, potrebbero essere utilizzati in altro modo. Se venissero impiegati in un mutuo, per costruire altri alloggi, si risolverebbe il problema».
COMITATO DI QUARTIERE Intanto a Sant'Elia c'è chi si muove per costituire un comitato di quartiere, che unisca le voci dei tanti senza casa. E degli abusivi. O di chi vive sotto un tetto e poco più: palazzi dove gli ascensori non funzionano da anni, o i garage sono diventati centrali dello spaccio. Antonello Puddu, dell'Uniat (Unione nazionale inquilini ambiente e territorio), ricorda: «Ci sono 4.000 famiglie che vivono in condizioni disumane, in tuguri o scantinati. I morosi? Sono tanti, ma molti non pagano per sopravvivere. Serve una sanatoria e vorremmo che venissero riaperti i termini per il fondo sociale».
SGOMBERI BLOCCATI «Gli sfratti per il momento - dopo l'intervento, tra gli altri, del sindaco Emilio Floris e del parroco di Sant'Elia Marco Lai - sono stati fermati», informa Depau. Ma tra gli abitanti del rione in riva al mare c'è chi parla di «bomba pronta ad esplodere», se dovessero continuare gli interventi dei carabinieri. Claudio Cugusi, consigliere comunale del Pd, definisce gli sfratti «una decisione vergognosa di Area». E aggiunge: «Serve una sanatoria totale».
Franco Tocco, del Sicet (sindacato inquilini casa e territorio), conclude: «L'unica soluzione è costruire nuove case popolari».
MICHELE RUFFI

25/07/2009