Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Viaggio ai limiti dell'Asse mediano Nuovi cartelli e soltanto una corsia aperta: l'incubo ingorgo è

Fonte: L'Unione Sarda
17 settembre 2018

VIABILITÀ.

La velocità consentita è di 70 all'ora, poi scende a 50 e arriva a 30 in caso di maltempo

Viaggio ai limiti dell'Asse mediano Nuovi cartelli e soltanto una corsia aperta: l'incubo ingorgo è realtà 

Una sola corsia aperta e limite di 30 chilometri orari nell'Asse mediano tra viale Ciusa e viale Marconi: ingorgo continuo ieri in direzione Poetto. Facile da prevedere, tra l'altro: una giungla di cartelli indica i limiti da non superare in quel tratto, che passano da 70 a 50 e 30 nello spazio di poche centinaia di metri. Proprio dove nei giorni scorsi Simona Murru, 45enne di Quartucciu, ha perso il controllo dell'auto, è stata sbalzata fuori dall'abitacolo perché viaggiava senza cinture ed è morta in ospedale il giorno dopo. Il 25 marzo dell'anno scorso era stato Andrea Zuddas a perdere la vita dopo essere stato travolto da un'auto che viaggiava contromano nell'ultimo tratto dell'Asse mediano, sul cavalcavia che sovrasta la rotatoria tra via Cadello e via Santa Maria Chiara.
VERSO IL POETTO Arrivando dal Brotzu si prende il cavalcavia davanti all'ex Motel Agip e comincia il viaggio nell'Asse mediano dove il limite di velocità da anni è stato innalzato a 70 chilometri orari. Ma appena comincia la salita che porta sopra viale Ciusa compare il primo cartello che riporta la velocità massima consentita ai 50 orari. Un “dettaglio” che non viene preso in considerazione dagli automobilisti, basta provare a rallentare e restare nei limiti per vedere una coda nervosa alle proprie spalle e subire sorpassi al doppio della velocità consentita. Per rendere tutto ancora più confuso, poco dopo compare il cartello che porta la velocità massima a 30 chilometri orari. Un cartello che nessuno prende in considerazione, a prescindere dalle condizioni climatiche. In realtà è accompagnato dal segnale di strada sdrucciolevole e dalla nuvoletta con la pioggia perché quel limite entra in vigore solo in caso di maltempo.
LAVORI FANTASMA Lì intorno ci sono anche cartelli gialli che segnalano lavori in corso che non esistono o, almeno, non sono più in corso. Nella confusione di quel tratto, dove il guardrail mostra le cicatrici dei tanti incidenti, c'è l'anomalia del vedere il limite di 30 nella strada principale e di 40 nella rampa verso viale Marconi: in teoria, lì si può accelerare anziché rallentare. Continuando lungo la discesa con vista panoramica su Molentargius c'è un nuovo cartello col limite a 30 in caso di strada sdrucciolevole preceduto da un triangolo giallo che segnala pericolo generico. Poco dopo, sulla sinistra, c'è il guardrail rattoppato per i troppi incidenti, sovrastato da un altro cartello giallo che indica la strada deformata. In quel punto una settimana fa c'è stato l'ultimo incidente mortale. Nella discesa verso Genneruxi, dove si creano sempre gli allagamenti, c'è l'asfalto rattoppato e in pessime condizioni. Dopo lo svincolo per Genneruxi ricompare il limite di 70. Nella curva che costeggia via Fleming c'è un cartello fisso con la scritta Polizia municipale , quando sopra viene sistemato quello con Controllo elettronico della velocità significa che c'è in funzione l'auotovelox mobile dei vigili.
DIREZIONE PIRRI Nell'altro senso di marcia le auto sfrecciano a velocità anche molto elevata dall'ingresso - vicino allo stadio - fino allo svincolo per Genneruxi. Lì qualcuno rallenta ma in tanti ormai si sono accorti che, a quasi un anno di distanza dall'atto vandalico che l'ha messo fuori uso, non c'è più l'autovelox fisso. Sopra viale Marconi il traffico scorre fluido, ma sempre oltre i limiti soprattutto nella corsia di sorpasso. Anche nella discesa sopra viale Ciusa la velocità è sostenuta, ma poi ci si trova la curva per salire sul cavalcavia finale o uscire verso la rotatoria di via Cadello. Quella biforcazione è stata teatro di diversi incidenti mortali o con feriti gravi.
Marcello Zasso