Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lucchetto e catena nell'appartamento destinato all'abusivo

Fonte: L'Unione Sarda
27 luglio 2009

Sant'Elia, guerra tra poveri



Franco A. è di nuovo senza casa. Tre anni fa gli avevano occupato l'appartamento al primo piano di via Schiavazzi. La settimana scorsa, con uno sgombero, gli è stato restituito da Area. Ma essendo troppo grande per una sola persona, gliene è stato assegnato uno più piccolo. Nei giorni scorsi gli doveva essere consegnato, ma quando i funzionari dell'ex Iacp sono andati a visionarlo hanno fatto una sgradita scoperta: l'abitazione è chiusa con una catena e un lucchetto. Non si può entrare. Una breve indagine ha consentito di scoprire che i cinquanta metri quadri, sempre nel quartiere di Sant'Elia, sono al centro di un contenzioso familiare. Così, fino a quando non verrà risolto, i parenti dell'ex assegnataria (morta) hanno sbarrato l'ingresso.
«VOGLIO CAMBIARE» Un abuso tra gli abusi. A Franco A. non dispiace perché spera di ottenere un altro cambio e abbandonare Sant'Elia dove troverebbe le persone che gli hanno occupato la casa sgomberata nei giorni scorsi. «Domani (oggi, ndr) devo andare negli uffici di Area. Mi auguro che la richiesta di sostituzione venga accolta».
L'EREDITÀ Al centro della contesa familiare sembra esserci un'eredità: l'assegnataria, nel suo testamento avrebbe favorito alcune persone escludendo i fratelli. Che dopo la morte della donna avrebbero deciso di chiudere l'appartamento (che non è loro ma di Area) evitando così agli eredi designati di entrare in possesso dei vari lasciti. Una ripicca che potrebbe impedire a Franco (o a chi lo sostituirà) di sistemarsi nella nuova casa.
LA VICENDA La guerra tra poveri era iniziata nell'ottobre del 2006. «Uscii di casa alle sei e mezzo di pomeriggio per andare a trovare un amico in ospedale. Quando tornai, alle dieci di sera, trovai l'appartamento occupato», ha raccontato il sessantenne in una recente intervista a L'Unione Sarda . L'occupante era una trentenne di Sant'Elia, Roberta Andronico. Che si è giustificata così: «Lui non era mai in casa e l'aveva trasformata in un immondezzaio. Io ero incinta di due gemelle e non potevo vivere più con i miei genitori».
Dopo che i tecnici di Area hanno sgomberato il suo ex appartamento occupato, Franco A. ha vissuto un episodio che non lo ha lasciato tranquillo: «Mi hanno avvicinato dei ragazzini, mi hanno chiamato carogna, confidente. Mi hanno fatto capire che è meglio che non torni», ha ricordato l'uomo che ancora oggi è senza una sistemazione. Come Roberta Andronico ed i suoi tre figli. (m. v.)

27/07/2009