Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Troppi cittadini in difficoltà»

Fonte: L'Unione Sarda
13 settembre 2018

COMUNE. Parla il nuovo assessore alle Politiche sociali subentrato all'esponente sardista

 

Marras promette: andrò personalmente nelle zone disagiate

 


«Cagliari è una città solare, bella con crociere e turisti. Ma c'è una città che vive nell'ombra con grandi difficoltà e ha bisogno di aiuto». Roberto Marras da quasi due mesi è stato scelto da Massimo Zedda come assessore alle Politiche sociali. Ha preso il posto di Ferdinando Secchi e ora deve gestire il settore più delicato della Giunta. Nato nell'Udeur di Clemente Mastella e cresciuto nell'Upc di Antonio Satta ora è entrato in squadra con la casacca degli Autonomisti con Lussu, gli ex sardisti.
Il primo impatto?
«Mi aspettavo difficoltà, mi avevano preannunciato che si trattava di un compito difficile per dare risposte a migliaia di persone».
Ha esperienza nel mondo del sociale?
«Provengo dalla politica e ho sempre avuto a che fare con l'utenza, ma questa è particolare. C'è gente disperata con seri problemi e, soprattutto, con necessità di risposte immediate».
Spesso chi è in difficoltà non ha gli strumenti per districarsi con la burocrazia.
«Abbiamo finito col Reis e abbiamo cercato di rendere più facile il rapporto con l'amministrazione istituendo dei servizi appositi nelle circoscrizioni per agevolare i cittadini».
Quante persone riguarda uno strumento come il Reis?
«L'anno scorso ci sono state duemila domande, ma quest'anno saranno di più perché il limite dell'Isee è stato portato a novemila euro».
Aveva rapporti con questa parte sofferente della cittadinanza?
«Sino a due mesi fa facevo volontariato nel 118, ho visto delle realtà che i non addetti ai lavori non conoscono e non possono immaginare».
Resterà nel suo ufficio o entrerà in questa città nascosta?
«Sto già collaborando con don Marco Lai e mi ha invitato nell'unità di strada della Caritas. Anche noi ne abbiamo una e ci andrò per fare un mio personale censimento delle situazioni più difficili. Ricevo molto il pubblico, è fondamentale per capire quanta gente viva una difficile realtà».
Il centro di viale Sant'Ignazio dovrà essere sgomberato.
«Il problema è strutturale. A fronte della sicurezza la questione deve essere affrontata a breve. Dovremo partire con i lavori, non si può più aspettare, ci sono altri stabili già predisposti».
Anche voi soffrite per le carenze di personale?
«Molto, siamo messi male con gli amministrativi e abbiamo assistenti sociali che riescono comunque a fare un grande lavoro. Cagliari ha 800 minori a carico, da tutelare nel modo migliore».
Il suo ingresso nella Giunta è arrivato dopo un terremoto politico.
«Gli scambi di poltrone non sono mai semplici, quando uno ha un incarico è consapevole che sia a tempo e legato agli equilibri politici».
Come è stato il passaggio di consegne con Nando Secchi?
«Ufficialmente non c'è stato, ma ci conosciamo dai tempi dell'Udeur, abbiamo fatto un percorso assieme».
Però si è lamentato perché gli ha tolto l'amicizia su Facebook...
«Credo abbia frainteso, quando circolava il mio nome come assessore ho cominciato a ricevere troppe richieste e mi sono cancellato, per poi fare magari un profilo apposito. C'è sempre stato rapporto di amicizia e penso ci sia ancora».
Conosceva già Massimo Zedda?
«Da tempo, con l'Upc partecipavo agli incontri politici in via Emilia. Poi dal 1999 ho lavorato come collaboratore in Consiglio regionale».
Secondo lei sarebbe pronto per fare il presidente della Regione?
«C'ero quando è entrato in Consiglio regionale, adesso è cresciuto molto. Ha una grande preparazione, è un personaggio giovane che piace e ha fatto per sette anni il sindaco di Cagliari con grandi risultati: ha tutti i requisiti ideali».
Marcello Zasso