Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Discarica senza controllo a Sant'Elia: rifiuti di ogni tipo da tutti i quartieri

Fonte: L'Unione Sarda
3 settembre 2018

LA DENUNCIA.

Vicino all'ex Arena grandi eventi uno spazio con materiali edili, eternit e plastica

Discarica senza controllo a Sant'Elia: rifiuti di ogni tipo da tutti i quartieri 


Le discariche si stanno moltiplicando. Mucchi di rifiuti di ogni tipo scaricati negli sterrati accanto al lungomare di Sant'Elia, tra l'oramai abbandonata Arena grandi eventi e il porticciolo dei pescatori. C'è davvero di tutto: vecchie poltrone, tettoie e lastre in eternit, mattonelle, sacchi di organico, plastica, elettrodomestici. «Arrivano da tutta la città e dagli altri Comuni», denuncia Billo Vistosu, presidente del comitato di quartiere. «Con i furgoni raggiungono gli sterrati e abbandonano i rifiuti. Spesso si tratta di resti di demolizioni e scarti edili che dovrebbero essere smaltiti con gli inevitabili costi. Molto più semplice, e senza spese, gettare tutto negli sterrati del nostro rione. Tanto nessuno controlla».
LA MAPPA Raggiungere quel che resta dell'Arena grandi eventi è semplice. Dal parcheggio “cuore” dello stadio Sant'Elia si prende una stradina bianca e si arriva accanto allo spazio utilizzato fino all'anno scorso per concerti e spettacoli. C'è solo lo scheletro dell'ex struttura e non si sa ancora per quanto resterà così. «È una vergogna», sbotta Vistosu. «Non si può lasciare uno sconcio di questo tipo. Anche perché tutta l'area attorno viene usata per gettare i rifiuti non essendoci alcun controllo».
IL LUNGOMARE A pochi metri c'è la passeggiata. Un lungomare meraviglioso ma, altra nota stonata, trascurato. «Spesso è tutto buio», raccontano dal comitato di quartiere. «E poi ci sono le strutture che sarebbero dovute diventare i punti di ristoro, mai aperte e in mano ai vandali». La vista sul mare fa dimenticare tutto. Ma basta voltarsi verso lo stadio di Sant'Elia per notare le montagne di rifiuti. Lo sterrato sembra un cimitero usato da ditte e aziende del settore edile. Lastre di amianto, mattoni, piastrelle, coperture di materiali vari. E poi barattoli di vernice. «Ci vorrebbe davvero poco per sorprendere questi maleducati», aggiunge Vistosu. «Un serio controllo da parte delle forze dell'ordine anche con delle telecamere. I furgoni vengono qui a tutte le ore e basterebbe qualche servizio per individuarli».
PARCO DEGLI ANELLI Ci sono anche sacchetti dell'umido e buste con piatti e bicchieri in plastica. «Certo, non possiamo escludere che ci sia anche qualche maleducato residente nel nostro quartiere», spiega un altro abitante di Sant'Elia che preferisce non leggere il suo nome sul giornale. La situazione peggiora quando ci sono due cassonetti nella strada d'ingresso al porticciolo dei pescatori. Una distesa di buste della spazzatura ricopre decine di metri di sterrato. Non mancano le macerie, risultato di qualche demolizione. Lo spettacolo deprimente non risparmia nemmeno il perimetro del Parco degli Anelli e i frutteti realizzati dal Comune. Anche in questo caso c'è chi raggiunge il quartiere con furgoni e camion: la quantità di rifiuti abbandonata è impressionante. Ci sono anche poltrone, materassi e vecchi mobili distrutti. In alcuni casi sembra che qualcuno abbia svuotato cantine o negozi, liberandoli di oggetti oramai vecchi e danneggiati. «La situazione», rincara la dose il presidente del comitato di quartiere, «deve essere affrontata seriamente dal Comune. Chi getta i rifiuti a Sant'Elia si sta spingendo nelle strade più nascoste, in modo da non essere sorpreso. Agiscono di notte e non sempre gli abitanti riescono a mandarli via o a individuarli prima che scarichino auto e furgoni».
Matteo Vercelli