Rassegna Stampa

Il Sardegna

«Aiuti pubblici e un aumento delle tariffe solo così Abbanoa potrà uscire dai debiti»

Fonte: Il Sardegna
23 luglio 2009

Conti in profondo rosso, la ricetta: «Le bollette potrebbero essere più care, ma è fondamentale l'intervento economico della Regione. Con i Comuni sono pronto al dialogo». di Enrico Fresu

Un'amica lo ha chiamato appena ha saputo della sua elezione. Gli ha detto: «Se ti piace il rischio perché non sei partito volontario in Afghanistan?». Abbanoa Spa non sarà un territorio di guerra, ma certo guidarla sarà una difficile impresa per il neopresidente Pietro Cadau, eletto la settimana scorsa con il 99 e passa per cento di voti dell'assemblea dei Comuni soci. Subentra a Edoardo Balzarini e nel Cda si porta dietro Luciano Fozzi, Marco Fumi, Francesco Enea Piretta e Roberto Frongia. Un passaggio a centrodestra per la società. Cadau avrà a che fare con una rete idrica disastrata forse anche più del rossissimo bilancio della società, sindaci riottosi, ingegneri arrabbiati e dipendenti (fissi e precari) da organizzare. E, ovvio, con la politica. «Con la quale è necessario un rapporto serio», dice Cadau, «Abbanoa ha ereditato un ferrovecchio. Dobbiamo cercare ancora di metterlo a posto». Perfarloservonosoldi.Eilprimo pensiero va alle bollette. Aumenteranno? «Credo che un sacrificio sarà necessario. In Italia le nostre tariffe sono tra le più basse, se raffrontate all'Europa sono ridicole. Sì, potremmo aumentarle». Ma come stanno i conti della società? «Il deficit è grave. E viene da lontano: della iniziale capitalizzazione, che doveva essere di 88 milioni, ne abbiamo visti solo 18. E soldi che potevano essere spesi già dal 2006, centinaia di milioni, sono stati sbloccati solo quest'anno. Se vogliamo mettere in sesto le cose serve l'aiuto della Regione, che deve accelerare le procedure per i fondi Fas e intervenire finanziariamente in qualità di azionista più importante. Risorse venute a mancare, quindi. Ma Abbanoa avrà qualche colpa... In bilancio c'è la voce che corrisponde a morosità e cartelle non spedite: un ammanco in cassa di decine e decine di milioni. Per i morosi (il tasso è del 30 per cento) ci siamo rivolti a Equitalia e banche, che recupereranno i crediti. Quanto alle bollette non emesse per le più svariate ragioni, provvederemo a snellire l'apparato burocratico. Ma il risanamento passa anche attraverso il taglio dei costi. Che tradotto in azioni concrete significa...? Energia e acqua grezza hanno costi altissimi. Impianti come quello di Truncu Reale a Sassari o quello di Is Arenas sono energivori e costano un occhio. Sempre con l'aiuto della Regione potremmo farli funzionare col fotovoltaico. E risparmiare. C'è il capitolo precari: si vedranno ancora lavoratori sui tetti di viaJenner? Milleduecento nostri dipendenti sono a tempo indeterminato. I precari sono cento: una metà confluirà in Abbanoa. L'altra entrerà nella nuova Abbanoa Servizi, che si occuperà appunto dei servizi collaterali. Assorbiremo anche i 600 dipendenti delle ditte d'appalto. Lei è stato eletto col voto di 335 Comuni sardi. All'appello ne mancaqualcuno... Quelli che sono rimasti fuori. Ma ai primi cittadini dico: la mia porta è aperta, dialoghiamo, Abbanoa siete voi. Come farà a conciliare il nuovo incarico con quello di direttore generale del Comune di Cagliari? Troppo impegnativi, non si conciliano. Al sindaco Floris l'ho già detto: mi dimetto.¦