Rassegna Stampa

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Tributi locali, in Sardegna il secondo aumento più alto dopo la Puglia

Fonte: web sardiniapost.it
28 agosto 2018

Tributi locali, in Sardegna il secondo aumento più alto dopo la Puglia

Tra il 2016 e il 2017 in Sardegna i tributi sono aumentati del 2,1 per cento, il secondo valore più alto d’Italia dopo la Puglia (a +3,2%). Il dato è contenuto nel report pubblicato da Il Sole 24 Ore che ha sommato in un’unica voce le imposte comunali, provinciali e regionali. Ieri il nostro giornale ha dato un’anticipazione coi numeri diffusi dall’Ansa. Ma una lettura in filigrana dei numeri suggerisce che nell’Isola la crescita del peso fiscale è da attribuire interamente alle tasse comunali, visto che l’addizionale regionale è immutato dal 2015 con l’aliquota unica per tutti all’1,23 per cento, una delle più basse del Paese. Il report del quotidiano di Confindustria ha rielaborato i dati sui prelievi 2017 contenuti nell’approfondimento ‘Economie regionali’ della Banca d’Italia. Quattro le città prese in esame: Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, cioè i capoluoghi delle province storiche, quelle riconosciute in Costituzione.

In Sardegna, un anno fa, le tasse sono costate a ogni famiglia 1.526 euro, pari a aumento di 72,66 euro tra 2016 e 2017. In valore assoluto, l’Isola è ottava in Italia per valore del peso fiscale locale, ma davanti ci sono quasi solo regioni del Nord. Infatti: a pagare meno di tutti sono i valdostani, con 1.160 euro, seguiti dai friulani, a 1.268, e dai lombardi, a 1.400 euro. Le quarte tasse meno alte le versano in Basilicata (1.452), unica regione del Sud che figura tra quelle meno tartassate (sebbene a volte la variazione è solo di pochi euro). Al quinto posto il Veneto (1.460), al sesto la Toscana (1.500), al settimo le Marche (1.520). In Campania si registrano le tasse più alte, con un esborso di 2.144 euro a famiglia. Seguono il Lazio (1.888) e la Calabria (1.834). In Piemonte si pagano 1.800 euro, in Sicilia 1.793, in Abruzzo 1.780, in Molise 1.757, in Liguria 1.720, in Puglia 1.697. L’Emilia Romagna, a quota 1.591 euro, è la regione che tra 2016 e 2017 ha fatto segnare l’unica riduzione in tutta Italia e peraltro molto significativa con un taglio dell’8,6 per cento. Il dato medio nazionale è di 1.672, quindi con la Sardegna sotto di 146 euro.

Quanto all’incidenza del peso fiscale locale sul reddito, nella nostra Isola il fisco locale – sempre inteso come somma tra tributi comunali, provinciali e regionali – vale 3,25 per cento. Ovvero poco sotto la media nazionale al 3,8. La Valle d’Aosta è la regione che fa segnare il valore più basso, al 2,6, mentre la Campania quello più alto al 4,9. In bassa classifica ci sono anche Friuli Venezia Giulia (2,9) e Lombardia (3,2), mentre nella parte alta della lista ecco Lazio (4,3) e Calabria (4,2). Di fatto un andamento che rispecchia l’importo complessivo, in valore assoluto, delle tasse versate da ogni famiglia.