Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dal viadotto piovono calcinacci L'assessora Marras rassicura: «Non c'è alcun rischio per la stabili

Fonte: L'Unione Sarda
22 agosto 2018

ASSE MEDIANO.

L'area sotto il ponte tra via Mercalli e via Lubich transennata e off limits da mesi

Dal viadotto piovono calcinacci L'assessora Marras rassicura: «Non c'è alcun rischio per la stabilità» 

Si sgretola il cemento sotto uno dei viadotti dell'Asse mediano, tra via Mercalli e via Chiara Lubich, a Genneruxi. Non a caso l'area è recintata da mesi proprio per impedire il passaggio dei pedoni che potrebbero essere colpiti dalla caduta dei calcinacci. Una situazione che dopo la tragedia di Genova, dove il ponte Morandi è venuto giù quasi senza preavviso, preoccupa automobilisti e abitanti della zona. Il viadotto è stabile? E il pericolo riguarda davvero soltanto chi passa a piedi sotto la zona off limits?

I CROLLI Un varco nella recinzione consente di arrivare alla zona rossa sotto il ponte che nel punto più alto raggiunge forse i cinque metri. A terra rifiuti di ogni tipo ma soprattutto pezzi di cemento armato grandi in alcuni casi quanto una teglia da forno. I frammenti sembrano segnare un sentiero proprio in corrispondenza del centro della carreggiata a quattro corsie. Dall'alto arriva il rumore ritmico della auto e dei camion che al loro passaggio fanno vibrare i giunti del ponte. Basta alzare lo sguardo per rendersi conto che la maggior parte dei calcinacci si è staccata dalla parte più centrale, larga un paio di metri, che separa i grossi blocchi di cemento che poggiano paralleli sugli enormi pilastri portanti. La parte in teoria più fragile in cui, per quasi tutta la lunghezza del viadotto, sono visibili i ferri in parte corrosi dalla ruggine che costituiscono l'armatura del cemento.

IL PICCOLO FORO In un punto, inoltre, si scorge un foro del diametro di pochi centimetri da cui filtra la luce del sole: sembra quasi che in quel punto sia rimasto solo l'asfalto, anche se in realtà potrebbe trattarsi di una delle griglie installate per far defluire l'acqua piovana. La sensazione però non è piacevole, anche se i massicci pilastri che sostengono la struttura - sei in tutto, disposti a coppie - sembrano in ottime condizioni e decisamente saldi.

L'ASSESSORA A fugare ogni dubbio circa la stabilità del viadotto è l'assessora alla viabilità e vice sindaca Luisa Anna Marras: «Non c'è alcuna situazione di pericolo e spero di essere stata chiara - sono le sue parole -, capisco che dopo quanto accaduto ci sia molta attenzione su questi temi ma credo sia molto importante evitare di creare allarmi inutili. La zona è stata a suo tempo transennata per evitare non solo il passaggio dei pedoni ma soprattutto quello delle auto che spesso sostavano sotto quel viadotto». La recinzione dunque è più che sufficiente a evitare rischi per cose e persone. «Conosciamo il problema e per questo l'area è stata transennata - insiste l'assessora -, abbiamo fatto la messa in sicurezza dopo vari sopralluoghi ma ci tengo a sottolineare che non stiamo parlando di rischi infrastrutturali, non c'è alcun pericolo di cedimenti su quel viadotto e lo dico perché i tecnici hanno la situazione continuamente sotto controllo».

MASSIMA ATTENZIONE Di certo dopo la tragedia del ponte Morandi il livello di attenzione si è alzato anche a Cagliari. «Noi, come penso tutti, stiamo tenendo sotto controllo ogni possibile elemento di preoccupazione - conclude Luisa Anna Marras - il Ministero delle Infrastrutture ci ha chiesto di fare un riepilogo sulla situazione in città e gli uffici stanno provvedendo. In ogni caso quando c'è da intervenire l'abbiamo sempre fatto senza perdere tempo, nel 2014 ad esempio abbiamo eseguito lavori per 200mila euro sul ponte Vittorio perché c'era una situazione di urgenza. Il tema è però che ognuno deve fare la sua parte, così come la fanno gli enti locali è necessario che anche lo Stato faccia altrettanto aiutandoci a trovare le risorse adeguate per intervenire sulle infrastrutture e ammodernarle».
Massimo Ledda