Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Massidda? Non è il leader» Il capogruppo di Forza Italia in Comune punta alle Regionali

Fonte: L'Unione Sarda
20 agosto 2018

POLITICA.

Stefano Schirru, consigliere dal 2006, fa il punto sul centrodestra in città

«Massidda? Non è il leader» Il capogruppo di Forza Italia in Comune punta alle Regionali


«Credo che oggi in Consiglio comunale non ci sia un leader dell'opposizione». Stefano Schirru scarica l'ex senatore azzurro sconfitto da Zedda al primo turno. Nel 2016 proprio divisioni e vendette all'interno del centrodestra avevano spianato la strada al secondo mandato del sindaco.
Non riconoscete a Piergiorgio Massidda il ruolo di leader dell'opposizione?
«Massidda è un pilastro importante della nostra coalizione e riconosciamo in lui una grande esperienza, ma in Consiglio ci sono colleghi validi e preparati che giocano il proprio ruolo a beneficio della colazione e della città».
L'errore era stato a monte: le guerre tra voi azzurri avevano dirottato su Zedda voti sottratti a Massidda.
«Deve servirci da lezione per farci capire che occorre aver un candidato che riesca a fare sintesi e mettere d'accordo tutti i partiti. Il centrodestra ha sempre vinto quando si è presentato con una coalizione unita».
Un compito difficile in vista delle Regionali
«In più di una circostanza ho proposto alle forze politiche di lavorare sul programma e cercare di trovare l'accordo su un progetto per la Sardegna, piuttosto che cercare il candidato. Prima dobbiamo far capire qual è il nostro programma per risollevare l'Isola, poi potremo trovare l'uomo che guidi la coalizione. Bisogna arrivare compatti al voto».
Zedda sarebbe in grado di guidare la Regione?
«Se lo ha fatto Pigliaru... lo può fare anche lui. Comunque credo che sia giusto per un sindaco concludere il mandato che gli è stato affidato dagli elettori».
Un bilancio: come sta lavorando il sindaco?
«Ha avuto la fortuna di trovare progetti avviati dal centrodestra e per procedere è riuscito a trovare i denari lasciati dalle precedenti amministrazioni».
Floris prima di andare via lasciò il Poetto com'era: avreste avuto il coraggio di chiudere tutto per rifare il lungomare?
«Il progetto era del centrodestra, magari l'avremmo portato avanti con altre modalità, senza consentire lo smontaggio e rimontaggio, perché quelle sono attività che devono lavorare 365 giorni all'anno e rappresentano un importante indotto per la città».
Il sindaco Floris credeva molto nel parcheggio interrato in via Roma, progetto cestinato da Zedda.
«Bisogna procedere col parcheggio, c'è già il progetto esecutivo. Per il futuro ripenserei al ruolo della metropolitana: se passerà in via Roma non potremo realizzare la piazza sul mare».
Alla fine, dopo tutte le polemiche dell'estate scorsa, si scopre che via Roma pedonale vi piacerebbe...
«Se non ci fermiamo al parcheggio interrato ma realizziamo il tunnel, si può fare. Non è un'impresa assurda: se l'hanno fatto a Barcellona e a Olbia, perché non lo possiamo fare anche qui?».
Anche sulla raccolta differenziata avete idee completamente diverse dalla Giunta Zedda.
«È stato scelto un sistema che ci porta indietro di 30 anni. Ci sono ormai altri sistemi di conferimento nei contenitori sottosuolo che potrebbero essere installati nell'80 per cento del nostro territorio. La città sta diventando una fogna».
Il sistema scelto dal Comune può non piacere, ma i rifiuti in mezzo alla strada li stanno lasciando i cittadini...
«Io avrei il terrore di essere fotografato mentre butto qualcosa, ma gli altri non hanno questa paura: le strade sono sporche e c'è chi abbandona i rifiuti ingombranti restando impunito».
Dal 2001 alla circoscrizione di Pirri, dal 2006 in Consiglio comunale: ora punta alle Regionali?
«Gli amici e il gruppo che mi sostiene me lo stanno chiedendo e mi farebbe piacere poter contribuire a risollevare le sorti della Sardegna».
Marcello Zasso