Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un futuro da cani (felici)

Fonte: L'Unione Sarda
14 agosto 2018

Con il “Piano periferie” dovrà essere chiusa la struttura di via Po

 

 

Entro due anni un'area dedicata a San Lorenzo?

 

 

Se, come sembra, la mannaia del “Decreto milleproroghe” non colpirà Cagliari, il “Piano periferie” sarà salvo. Il quartiere di Sant'Avendrace potrà essere finalmente riqualificato. E anche per i cani ospitati nel canile comunale si prospetta un futuro migliore: lasceranno la struttura di via Po (anche se adesso l'ingresso è in via Brenta) e verranno trasferiti in una sorta di parco tutto dedicato a loro.
LA SITUAZIONE Nei giorni scorsi, alcuni documenti predisposti dal Comune avevano fatto pensare che il trasferimento fosse alle porte. «In realtà», spiega Alessio Alias, presidente della commissione Cultura e Verde pubblico, «si trattava soltanto della nuova concessione con la struttura privata a cui vengono affidati i cani in sovrannumero che non possono essere ospitati in via Po». Nessuna novità, dunque. Anche se il tempo comincia a stringere.
L'INTERVENTO Nel piano di riqualificazione di Sant'Avendrace è prevista anche la realizzazione di appartamenti a edilizia agevolata. Attualmente, il canile può essere ospitato in via Po dal momento che in zona non ci sono abitazioni. Con le nuove case, però, risulterà indispensabile trasferire il canile. «E dobbiamo muoverci al più presto», riprende Alias, «perché, nel giro di due anni, alcune opere potranno essere già realizzate. E, a quel punto, la presenza del canile risulterebbe incompatibile con le esigenze dei nuovi residenti». Due anni sembrano tanti ma «non lo sono dal momento che già non sarà facile individuare l'area».
IL FUTURO Perché le esigenze di cui tenere conto sono diverse e opposte tra loro. Da un lato, è indispensabile trovare un'area distante dalle abitazioni. Dall'altro, però, serve un posto non troppo decentrato. «Vogliamo favorire le adozioni e un punto troppo fuori mano rappresenterebbe, in qualche modo, un freno al raggiungimento di questo obiettivo: i cittadini devono essere stimolati a frequentare il canile». Alla fine, la scelta potrebbe ricadere sulla piana di San Lorenzo. Una soluzione ideale anche per un'altra ragione. «Siamo in una situazione nella quale non possiamo più ragionare in termini di Comune ma dobbiamo guardare gli interventi nell'ottica della città metropolitana».
IL PROGETTO Occorre muoversi per tempo anche per un'altra ragione: nei mesi scorsi il Consiglio comunale ha approvato una mozione che “disegna” il futuro canile. Non sarà più soltanto un ricovero per gli animali ma dovrà fornire una serie di servizi ai cittadini. Un'opera importante per quale si prospetta anche la possibilità di fare ricorso a un project financing . In pratica, si punta a realizzare una sorta di parco da utilizzare anche per attività educative con il coinvolgimento delle scuole. Un luogo nel quale promuovere attività come la microchippatura gratuita o giornate per la promozione delle adozioni. Nel futuro dei cani cagliaritani anche una sezione del sito web del Comune dove verranno descritti, con fotografie, caratteristiche fisiche e comportamentali, gli animali destinati all'adozione.
Marcello Cocco