Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il parcheggio diventa un camping

Fonte: L'Unione Sarda
7 agosto 2018

Da Su Siccu al Poetto, la polizia non può intervenire. La difesa: «Mancano zone attrezzate»

 

Tour sotto le stelle: per 23 furbetti la sosta dura tutta la notte

 

 


Il primo approccio è con una famiglia bolognese. «Dormire qui? Ma sta scherzando? Ci siamo appena fermati e tra poco ripartiamo», assicura uno degli occupanti del camper parcheggiato in viale Diaz. È ciò che ripeteranno in tanti, durante una notte qualunque trascorsa tra il piazzale accanto al Mediterraneo, Su Siccu, i parcheggi della Fiera e nella zona del Poetto. Benvenuti a Cagliari, la città dei camperisti abusivi. Anzi, dei furbetti della sosta, improvvisata e possibilmente con vista mare.
IL TOUR Partenza alle 22.30 dal piazzale accanto all'hotel Mediterraneo e tappa finale all'una e un quarto al Poetto. Risultato: ventitré avvistamenti. Postazioni invidiabili e del tutto gratuite, spesso a due passi dal centro. Il massimo che si possa desiderare. Lo sa bene quello stesso bolognese tradito dalla faccia tipica di chi si è svegliato di soprassalto e dal fatto che il suo camper è arrivato nello spiazzo ai piedi di Bonaria almeno dalle 20. «A Cagliari non ci sono aree comunali gratuite per i camper», si giustifica. Ore 23.21 altri tre camper sono fermi a Su Siccu. Due stazionano al riparo di altrettanti alberi, che comunque non li nascondono alla vista. Nei parcheggi della Fiera, lato piazzale Marco Polo, ancora uno. Così come all'ingresso di quella che fu l'Arena grandi eventi, in questo caso con tanto di tendalino aperto. Ma il massimo è al Poetto, dove ce ne sono ben diciassette, tutti nello sterrato poco più avanti dell'ospedale Marino. «Niente foto, non siamo campeggiatori», dice un signore dall'accento continentale. Tavolino e seggioline sotto le stelle, ma guai a chiamarli abusivi («si occupi di cose più importanti, stiamo prendendo il fresco»). Seguirà un lungo silenzio.
NORME ED EQUIVOCI Non basta rivolgersi al comandante della Municipale Mario Delogu per chiarire l'equivoco. «In materia di turismo itinerante vige quanto stabilito dal Codice della strada». Il riferimento è all'articolo 185, secondo il quale «i camper sono considerati normali veicoli, pertanto possono sostare in qualsiasi parcheggio pubblico», spiega. «Il fatto di dormire all'interno dello stesso non costituisce un comportamento sanzionabile né determina abusivismo. Quest'ultimo si avrebbe qualora lo stazionamento fosse riconducibile al campeggio, quindi con eventuale tendalino fuori, panni stesi, emissione di deflussi e via dicendo». Eppure esiste una legge regionale, la numero 16 del 2017, che all'articolo 22, recita: «Su tutto il territorio regionale è vietato il campeggio con tende, caravan, autocaravan, camper o altri simili mezzi mobili di pernottamento al di fuori delle strutture ricettive all'aria aperta, delle aree attrezzate di sosta temporanea, delle aree di sosta temporanea approntate presso altre attività di servizio ai viaggiatori, quali stazioni di servizio, strutture agrituristiche e di ristorazione, e delle altre aree eventualmente individuate dai comuni interessati». Un evidente contrasto.
LA DIFESA Gigi Pambira, presidente dell'associazione “Club camperisti sardi” che conta oltre duemila iscritti, difende la categoria: «Ogni estate scatta la caccia alle streghe. I camperisti continuano a essere malvisti - commenta -. Lo dimostrano le multe o le ordinanze che diversi Comuni nel tempo hanno emesso cercando di vietare la sosta e a volte anche il transito dei camper, illegittime e puntualmente annullate», sottolinea. «Se uno decide di dormire nel camper nessuno può multarlo o mandarlo via, se non per particolari esigenze di sicurezza. Smettiamola di considerarli nemici e di credere che non spendano nulla, i numeri dimostrano che attorno a questo tipo di turismo c'è un fatturato importante. Basta con le multe, si creino servizi».
Sara Marci