Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mostra "68 Materiali per un museo progressivo.

Fonte: L'Unione Sarda
1 agosto 2018

Mostra “68 Materiali per un museo progressivo” si inaugura domani a Palazzo di Città Ugo Ugo, il costruttore
di ponti con le opere d'arte 

 

S ia pure con il tono piccato di chi non si capacita che certe iniziative nascano a Cagliari e non a Milano, nella periferia anziché al centro della penisola, un articolo del Corriere della Sera di giugno del '71, definiva la Galleria civica d'arte moderna, diretta allora da Ugo Ugo, come uno dei musei «più stimolanti d'Italia», un progetto all'avanguardia che poteva fare da modello per altre città. Un museo “progressivo” o “aperto”, che fu inaugurato nel 1975 con una collezione d'arte contemporanea tra le più complete d'Italia. Una raccolta pubblica di opere rappresentative di un'epoca rivoluzionaria, sia dal punto di vista artistico, sia da quello politico e sociale, che riproporre nel suo allestimento originario, a distanza di cinquant'anni, non ha solo il valore di testimonianza, ma anche di invito alla riflessione su temi, oggi come allora, di grande interesse. Domani, la collezione che a suo tempo fece invidia ai maggiori centri d'arte italiani, sarà inaugurata, con il titolo evocativo di “68 Materiali per un museo progressivo”, a Palazzo di Città, in piazza Palazzo a Cagliari (ore 19), dove rimarrà aperta fino al mese di novembre. Un'esposizione che ricostruisce in maniera filologica quella del '75, arricchendola di documenti che ricostruiscono le vicende che portarono alla realizzazione della raccolta, in particolare il carteggio intercorso tra il direttore e gli artisti; materiale fotografico e rassegna stampa dell'epoca.
SPIRITO DEL '68 Come spiega Paola Mura, direttrice dei Musei Civici e curatrice della mostra, insieme al suo ideatore Ugo Ugo, l'esposizione, che conta cinquanta opere di pittura, scultura e grafica, «è pervasa da quello spirito del '68, di ricerca collettiva, in cui il tema politico si intreccia e talora sovrasta il tema artistico, in cui la domanda che si pone è a cosa serva l'arte e a cosa serva il museo».
PONTE L'idea all'origine della raccolta, avviata nel '68, era creare un ponte tra la Sardegna e le sperimentazioni più avanzate di quegli anni, realizzate da artisti come Castellani, Bonalumi, Agnetti, Gilardi, Giò Pomodoro, Uncini, per citarne alcuni, che contribuirono con le loro opere, concesse a un prezzo politico uguale per tutti. Non pochi sono i sardi come Rosanna Rossi, Gaetano Brundu, Primo Pantoli, Ermanno Leinardi e altri. Alcuni, tra cui lo stesso Ugo, appartengono al “Gruppo Transazionale”, movimento artistico di rottura, che in quegli anni intratteneva un fitto scambio di esperienze con gruppi d'avanguardia operanti nel continente.
SPIRITO ORIGINARIO Com'è nello spirito della mostra originaria, anche l'iniziativa dei Musei Civici, momento del festival “CagliariPaesaggio” dell'assessorato alla cultura del Comune di Cagliari, è un progetto in divenire. A partire da giovedì 9 agosto, al CArteC, ci sarà un'installazione sonora interattiva, “Space Memory”, a cura dell'associazione “SpazioMusica”, in continuità con il progetto originario che prevedeva l'unione dell'arte visiva con le sperimentazioni sonore.
Alla fine dell'estate invece, sarà inaugurata un'esposizione dedicata al Gruppo Transazionale, nato nel '66 da Ermanno Leinardi, Tonino Casula, Italo Utzeri e Ugo Ugo. A ottobre, sempre al CArteC, sarà ospitata la mostra “Vietato Vietare”, a cura di Melania Gazzotti, che, attraverso manifesti, libri, riviste e fotografie ripercorre le vicende storiche nel periodo dal '68 al '77. Il progetto si concluderà nell'estate del 2019 con una mostra itinerante dedicata all'arte cinetica e optical, in collaborazione con le città di Matera, Livorno e Caserta.
Franca Rita Porcu