SAN MICHELE. L'assessora Medda: «Le pulizie ordinarie non sono bastate»
L'urlo dei motori spinti al massimo, i freni anteriori bloccati e le ruote posteriori che giravano a tutta velocità, sprigionando fumo nell'attrito e tracciando, come mine di compassi, cerchi e semicerchi neri sulla pavimentazione di piazza San Michele. L'omaggio degli amici in sella alle loro moto e ai loro scooter è stato, insieme agli striscioni e ai cori da stadio, ai fumogeni e al volo di palloncini bianchi, rossi e blu, uno dei momenti caratterizzanti, sabato scorso, del funerale di William Corona, il sedicenne morto dopo il terribile incidente di una settimana fa. Le evoluzioni sono state compiute sotto gli occhi delle forze dell'ordine che, in considerazione del momento ad altissima tensione emotiva, con amici e parenti del defunto stravolti dal dolore, hanno lasciato fare.
SOPRALLUOGO Ieri quei cerchi e semicerchi erano ancora lì, neri, marcati, evidentissimi sulla pavimentazione della piazza riaperta nove mesi fa dopo due anni e quattro mesi di chiusura, lavori, polemiche, intoppi e una spesa di un milione e 600 mila euro. Claudia Medda, assessora con competenze su innovazione tecnologica, comunicazione e politiche per il decoro urbano, è andata a vederli: «Sono segni profondi, duri da eliminare, come succede quando la pavimentazione è porosa». Porosa e delicata: il materiale di cui è fatto è stato scelto proprio in vista di un uso pedonale. Non si prevedeva il passaggio di auto e moto. Figuriamoci le sgommate. Le pulizie ordinarie non sono bastate: «Quella piazza - racconta l'assessora - la laviamo ogni domenica notte». Quindi che si fa? «Effettuare altri interventi specifici comporterebbe dei costi. Cercheremo di evitarlo», risponde Medda: «Si continuerà coi lavaggi ordinari, magari chiedendo agli addetti di essere un po' più incisivi domenica prossima».
«DISPIACIUTA» L'assessora non dissimula il malumore: «Dispiace vedere quei segni, anche perché i residenti hanno dimostrato di tenerci molto, alla nuova piazza». Alla quale, ora, manca la ciliegina sulla torta: la statua dorata della Madonna che per 23 anni, dalla vetta della cupola della chiesa della Medaglia miracolosa, ha vegliato sul quartiere: fu tirata giù nel marzo dell'anno scorso perché c'erano dubbi sulla stabilità. Grazie a una raccolta di fondi, gli interventi necessari sono stati effettuati. Oggi e domani si faranno le verifiche sui risultati, e la chiesa resterà chiusa. Poi, se il parere degli specialisti sarà positivo, anche la statua della Vergine potrà tornare al suo posto di vedetta.
Marco Noce