Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La sicurezza nelle spiagge sulle spalle di aziende private

Fonte: L'Unione Sarda
11 luglio 2018

Collaborazione di Capitaneria e Confcommercio. Pochi i bagnini dei Comuni La sicurezza nelle spiagge
sulle spalle di aziende private

Circa quaranta bagnini si danno il cambio in cima a venti torrette per vigilare sulla sicurezza delle spiagge cagliaritane. In tutto il sud Sardegna sono centoventi le postazioni che guardano al mare ma solo il 25 per cento delle coste è sotto stretta osservazione grazie al lavoro degli stabilimenti balneari che da giugno hanno a disposizione un'ordinanza più snella ed efficace. Ne è certo il comandante della Capitaneria di Porto di Cagliari Giuseppe Minotauro che insieme al presidente regionale di Confcommercio Alberto Bertolotti ieri durante una conferenza stampa ha fatto il punto della situazione.
I COSTI «Garantire il servizio di sicurezza su un fronte di circa ottanta metri a ogni azienda costa almeno trentamila euro all'anno necessari per la forza lavoro e la dotazione delle attrezzature previste dalla legge» ha spiegato Bertolotti. «Si tratta di un impegno importante per garantire standard di sicurezza elevatissimi che siano all'altezza dell'offerta turistica che le imprese turistiche sarde puntano a offrire». A fronte di uno sforzo notevole, Bertolotti chiede linee guida diverse alla Regione. «Chiediamo che venga rivisto l'impianto demenziale delle linee guida che lasciano ai Comuni le competenze per regolamentare le imprese alle quali dovrebbe essere riconosciuto uno sviluppo più ampio». All'origine della rivendicazione di Confcormmercio ci sono delle situazioni anomale. «Non è normale che sulla stessa spiaggia vigano regole diverse che creano concorrenza sleale. Pensiamo al Poetto: gli stabilimenti che ricadono nel territorio di Quartu osservano regole diverse da quelle di Cagliari dove è in vigore il Piano per il litorale».
QUAD AL POETTO E proprio al Poetto entreranno in azione per conto dell'Azienda per la tutela della salute due quad messi a disposizione dalle associazioni “I sardi soccorso” e “Volontari del soccorso di Monserrato”. L'annuncio è stato dato dal responsabile dell'Areus, il servizio di emergenza del 118, Giovanni Fois. «Durante il periodo estivo ci sono dieci ambulanze in più in tutta la costa del sud Sardegna alle quali presto si aggiungeranno i due quad». Per vederli nelle due postazioni del litorale però, nonostante la stagione sia già entrata nel vivo, bisognerà aspettare ancora. «Siamo in attesa di alcune autorizzazioni che servono a chiudere l'accordo». Difficile stabilire da chi debbano arrivare i nullaosta. Nel frattempo sulle coste vigileranno i bagnini degli stabilimenti e, più raramente, quelli dei Comuni. «Nella maggior parte dei casi - spiega Minotauro - se l'amministrazione non provvede appone il cartello che avvisa i bagnanti della “balneazione non sicura”».
Mariella Careddu