Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Migliaia al Sardegna pride sfila l’isola dei diritti gay

Fonte: La Nuova Sardegna
9 luglio 2018

Migliaia al Sardegna pride sfila l’isola dei diritti gay
Il ministro Fontana il più bersagliato dal corteo che ha attraversato Cagliari Presenti anche il governatore Pigliaru, il sindaco Zedda e i parlamentari M5s


CAGLIARI. Un mega arcobaleno sulle strade di Cagliari. Migliaia di persone si sono riversate nel centro del capoluogo per sostenere i diritti dei gay. Una carovana colorata è scesa in piazza per rivendicare l’esistenza delle persone e delle famiglie omosessuali, da poco negata dal ministro Lorenzo Fontana. E proprio il titolare del dicastero della Famiglia è stato il principale bersaglio dei manifestanti al grido di “Esistiamo, resistiamo”. La grande festa di popolo - gli organizzatori parlano di 20-30mila persone - è cominciata nel pomeriggio davanti al Teatro Lirico ed è andata avanti fino a notte inoltrata. Il momento più atteso della serata è stato quando la carovana arcobaleno è confluita in via Roma. Ad accompagnarla musica, letture, interventi, performance di artisti e danzatori. Oltre ai consueti carri allegorici di Arc/Radio Sintony, Famiglie Arcobaleno, Unica Lgbt, Mos, Cgil Nuovi diritti, seguiti a piedi da tantissime associazioni con striscioni e bandiere. Su uno di questi carri ha sfilato anche il sindaco Massimo Zedda. «Estendere i diritti non ha mai fatto male a nessuno, anzi estenderli ha garantito migliori condizioni di vita a popoli interi. Noi manifestiamo per i diritti di tutti, ma serve l’impegno di tutti per la loro difesa». In corteo per le vie di Cagliari anche il governatore Francesco Pigliaru, con la maglietta rossa per dire no alla “emorragia di umanità” sulla questione immigrazione, la campagna lanciata da don Luigi Ciotti. Con lui gli assessori Carlo Careddu e Filippo Spanu. Presenti anche l’eurodeputato Pd Renato Soru e la candidata alla segreteria Dolores Lai. Nutrita anche la rappresentanza M5s, capitanata dall’ex sindaco di Assemini Mario Puddu, che, sull’argomento, ha tenuto a ribadire la distanza dalle uscite pubbliche del ministro leghista Fontana e dello stesso Salvini, alleati di governo. Con lui al Sardegna Pride anche Sabrina Licheri, da poche settimane sindaca di Assemini, e i parlamentari Ettore Licheri ed Emanuela Corda.

Festa di popolo. «È una festa di gioia – afferma Stefania Lai, una giovane studentessa accompagnata dalla compagna – ormai anche a Cagliari sempre più coppie si sposano con le unioni civili. Ci siamo dichiarate in famiglia ormai da qualche anno e non abbiamo mai subito discriminazioni. La Sardegna non è una terra omofoba». Anche quest’anno, dunque, il Pride ha richiamato migliaia di persone che hanno manifestato, come in una grande festa, portando un messaggio contro ogni forma di discriminazione. Giovani e meno giovani, uomini e donne. E soprattutto gay ed etero. A dimostrazione che il Sardegna Pride, come tutte le manifestazioni a difesa dei diritti civili, ha un unico colore: quello della civiltà.

Gli organizzatori. Il corteo è stato organizzato dal Coordinamento Sardegna Pride, che riunisce, sotto la guida di Arc onlus, le realtà che si occupano di diritti civili nell'Isola: Mos Movimento omosessuale sardo, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Unica Lgbt, Sardegna Queer, Gaynet, Cgil Ufficio nuovi diritti. L’Exmà ha presentato un allestimento speciale lungo il muro che costeggia la strada. Si sono esibiti l'attore Fabio Marceddu e le Karalis Sisters. Madrina della serata l'attrice siciliana Federica
Cacciola che su web ha dato vita al fortunato personaggio di Martina Dell'Ombra, che con propone soluzioni strampalate per risolvere i problemi del paese. Il Sardegna Pride si è concluso con un mega party al Poetto. Non prima di avere dato appuntamento al l’estate 2019. (al.pi.)