Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Continuità territoriale: via alla proroga, in arrivo il nuovo bando

Fonte: L'Unione Sarda
9 luglio 2018

Continuità territoriale: via alla proroga, in arrivo il nuovo bando

Pericolo scampato: giovedì prossimo, in occasione della Conferenza dei servizi a Roma, il ministero dei Trasporti firmerà la proroga della continuità territoriale che consentirà ai sardi di ricominciare a prenotare i voli da ottobre in poi. Nel frattempo, Regione e Governo lavorano a un documento che sarà discusso nella stessa sede, in cui saranno definiti i contenuti del nuovo sistema di continuità. Il nuovo bando dovrebbe quindi arrivare entro poche settimane. In questo modo «entro l'estate del 2019 la nuova continuità sarà a regime», dice l'assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu.
«Essendo a ridosso della scadenza di fine ottobre, abbiamo scelto di continuare con la proroga in modo da non creare “buchi” tra l'attuale regime e l'inizio della nuova continuità. Le compagnie avranno così la possibilità di partecipare al bando organizzando per tempo la propria programmazione», aggiunge.
L'APPOGGIO DEL MINISTERO Dalla due giorni romana con il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, la Regione è tornata a casa con il pieno appoggio del Governo nella complicata battaglia dei cieli con i burocrati di Bruxelles, che si ostinano a rifiutare l'idea che la Sardegna sia un'isola. Ma gli incontri romani hanno consentito soprattutto la definizione di un programma che dovrebbe portare appunto al varo della nuova continuità.
I NODI Naturalmente la partita con l'Europa è tutt'altro che risolta. Non sarà facile colmare le distanze tra la Regione e la Commissione Ue, che ha gli strumenti per bloccare in ogni momento il nuovo bando se dovesse ritenerlo ancora una volta lesivo della concorrenza e del mercato. «Spetterà alla Conferenza di servizi», l'organismo formato da ministero dei Trasporti, Enac e Regione Sardegna per decidere sulla continuità territoriale, «sciogliere i nodi», spiega ancora Careddu, «e arrivare alla sintesi di un documento finale. Abbiamo un principio sul quale non possiamo derogare, ovvero la mobilità dei sardi». Detto questo, «dobbiamo anche evitare di scrivere un bando che sia troppo esposto alle contestazioni dell'Europa, che sia inoltre “digeribile” per le compagnie aeree», che hanno bisogno di certezze e non parteciperebbero a un bando «non blindato», sul quale Bruxelles potrebbe intervenire facendo pesare la sua contrarietà.
«Ma noi siamo decisi a mantenere la schiena dritta», avverte Careddu. Non lo dice apertamente l'assessore, ma la grande preoccupazione è che Bruxelles possa far saltare tutto, aprendo una procedura di infrazione contro il nuovo bando. Ed è per questo che l'attenzione è tutta concentrata sulla necessità di «scrivere un testo che alla fine sia comunque difendibile in caso di contenzioso».
LE CONTESTAZIONI Bruxelles contesta la tariffa unica. Secondo gli euroburocrati l'applicazione delle tariffe agevolate non solo ai residenti ma anche a chi nell'Isola viene in vacanza significa alterare il principio del libero mercato. «Non è così, naturalmente», spiega l'assessore. «La continuità deve assicurare alla Sardegna la massima competitività rispetto ad altri territori, per esempio la Corsica e altre località concorrenti». A Bruxelles non piace neppure l'idea sostenuta dalla Regione che nella continuità siano riservati due posti nel primo volo del mattino e due nell'ultimo della sera, da confermare 48 ore prima, per esigenze sanitarie.
LA CERTEZZA DEGLI HUB Gli aeroporti di riferimento per i collegamenti in continuità territoriale per la Regione devono restare Milano-Linate e Roma-Fiumicino, mentre Bruxelles vuole aprire anche a Bergamo e Ciampino. «Per un sardo un viaggio non finisce mai a Roma o Milano, e solo Fiumicino e Linate possono garantire collegamenti regolari con le altre destinazioni», dice l'assessore. Tutta la partita per la continuità resta «un percorso a ostacoli».
Mauro Madeddu