La cultura e la memoria nella cerimonia a Berlino

M anifestazione cara ai cagliaritani e ai sardi, momento in cui la cittadinanza si riappropria della memoria, “Monumenti aperti” ottiene un prestigioso riconoscimento internazionale. È un successo che si aggiunge a quelli tributati da migliaia di visitatori nelle ventidue edizioni della sua speciale storia. Venerdì 23 giugno, a Berlino, la rassegna - che ha anche conquistato la Penisola (tappe si svolgono in Emilia Romagna, Puglia e Piemonte) - è stata ufficialmente insignita del premio dell'Unione europea per il patrimonio culturale “Europa Nostra Award 2018” attribuito dalla Commissione europea e da Europa nostra, organizzazione leader che contribuisce alla formulazione e all'attuazione di politiche e strategie europee legate al patrimonio culturale. Monumenti aperti, che figura tra i 29 progetti vincitori, è stata incoronata nella categoria «Conservazione, ricerca, contributi esemplari e istruzione, formazione e sensibilizzazione».
Grande la soddisfazione di Fabrizio Frongia, presidente di Imago mundi, organizzatrice della manifestazione nata a Cagliari nel 1997. «Ne siamo lieti perché il premio riconosce quanto sinora costruito», sottolinea Frongia, che ha partecipato alla cerimonia ufficiale svoltasi al Berlin Congress Centre. «È stato apprezzato non solo il fatto che “Monumenti aperti” faccia propri i principi definiti nella Convenzione di Faro sul valore dell'eredità culturale. Rilievo primario è stato dato al coinvolgimento nelle attività dei bambini delle scuole elementari, aspetto che distingue la nostra manifestazione da altre con caratteristiche simili». La spedizione in terra tedesca è stata anche occasione per siglare il documento chiamato “Berlin Call to action”, una chiamata all'azione per riconoscere e rafforzare il ruolo dei beni culturali nel futuro dell'Europa. Presentata per la prima volta in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione, è iniziativa che trae ispirazione e legittimità da esperienza, impegno ed entusiasmo di donne e uomini che si prendono cura del patrimonio culturale (materiale, immateriale o digitale) e lavorano per trasmetterlo alle generazioni future. Per Monumenti aperti, evento riconosciuto di eccellenza, si tratta di una conferma della volontà di raccogliere l'appello dell'Europa - sottolinea il presidente di Imago Mundi - «affinché la cultura sia strumento di dialogo tra i popoli, mezzo per appianare conflitti».
A Cagliari, prossimamente, sarà organizzata una festa all'insegna della condivisione, spirito autentico della manifestazione. (m.a.)