Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Grandi nomi al Lirico

Fonte: La Nuova Sardegna
16 luglio 2009

GIOVEDÌ, 16 LUGLIO 2009

Pagina 35 - Inserto Estate



Cagliari, in arrivo Abbado, Pogorelich e Harding



Presentato il programma della stagione 2009-2010 con un omaggio a Porrino


di Gabriele Balloi
CAGLIARI. È ormai consuetudine che a metà luglio il Lirico presenti alla stampa la nuova Stagione concertistica. Un calendario opulento, che a detta del direttore artistico Massimo Biscardi è forse il migliore dell’ultimo decennio. Illustrato ieri mattina, nel foyer di platea, offre in effetti una serie di appuntamenti notevoli, quasi tutti con musicisti di estrema caratura, fra i quali spicca senz’altro il nome di Claudio Abbado; il pubblico cagliaritano solo una volta in passato ebbe modo di applaudire il grandissimo maestro milanese, nel 1964, quando ancora agli esordi della sua eccezionale carriera. Il 10 novembre dirigerà l’Orchestra Mozart nella «Sinfonia concertante, Hob.105» di Haydn, la «Sinfonia n.4» di Mendelssohnn, ed il «Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra, K.453» di Mozart, con Piotr Anderszewski al piano nel ruolo di solista. Ma il compito d’inaugurare la Stagione 2009/2010, è affidato alla bacchetta di Pinchas Steinberg, ospite quasi abituale del Lirico, che il 6 novembre guiderà l’Orchestra e il Coro dell’Istituzione in un concerto d’indubbio richiamo, non solo per l’esecuzione della «Nona Sinfonia» di Beethoven, ma anche per una pagina piuttosto insolita ed affascinante come quella del «Rendering», un abbozzo pianistico del 1828 di Franz Schubert per una «Sinfonia in re maggiore» mai composta, e reinterpretata per l’organico orchestrale da un altro genio della musica, Luciano Berio.
Un calendario questo che, come i precedenti, vuole coniugare infatti i grandi classici della letteratura musicale con le pagine meno frequentate, se non addirittura inedite. Non mancheranno perciò, come ogni anno, anche i brani commissionati dal Lirico ed eseguiti in prima assoluta: «La gaia scienza» di Filippo Del Corno e una nuova composizione di Vittorio Testa. Numerosi saranno i solisti di evidente calibro artistico: in primis, il pianista Ivo Pogorelich, ma anche altri virtuosi della tastiera come Fazil Say, Grigory Sokolov, Robert Kulek, Nikolaj Lugansky, Itamar Golan. I violinisti Julian Rachlin, Patricia Kopatchinskaja, Nikolaj Znaider, Arabella Steinbacher, Janine Jansen. I violoncellisti Gautier Capuçon e Asier Polo.
Pertanto, grande spazio avrà come sempre anche la musica cameristica, che insieme a molti degli artisti menzionati, vedrà ospiti pure tre formazioni da camera, quali il Quartetto Vogler e il Quartetto Kuss, che eseguirano a febbraio brani di Schuloff, Brahms e Mendelsohnn, mentre a marzo il Quartetto Ysaye si esibirà con musiche di Haydn, Szymanowsky e Beethoven.
Oltre ad Abbado e Steinberg, c’è poi un’ampio stuolo d’illustri direttori: Hubert Soudant che si dedicherà interamente a Franz Joseph Haydn; Daniel Harding con la Mahler Chamber Orchestra nella «Sinfonia n.3 - Eroica» di Beethoven ed il «Concerto per pianoforte K.467» di Mozart, con solista Lars Vogt; Antonio Pappano in un allettante imperdibile programma, tra il «Siegfried Idyll» di Richard Wagner e la «Quarta sinfonia» di Gustav Mahler. E ancora: Alexander Vedernikov, Maurizio Benini, John Axelrod, Diego Matheuz.
Tornerà sul podio anche Anthony Bramall, in un omaggio al compositore Ennio Porrino, per il centenario della nascita; verrà eseguito in forma semiscenica il dramma musicale in tre atti «Shardana» con la regia di Marco Catena. Questo tributo sarà il fulcro delle manifestazioni che il Lirico insieme al Conservatorio “G.P. da Palestrina” organizzeranno a partire da settembre per ricordare Porrino. «Un’iniziativa fondamentale, ma che potrebbe essere ulteriormente sviluppata, incentrandola sul rapporto privilegiato che Porrino aveva con la Sardegna», ha aggiunto l’assessore comunale alla cultura Giorgio Pellegrini. Ben disposto in merito ad ogni eventuale proposta, il sovrintendente Maurizio Pietrantonio, che ha ricordato come il Lirico, per la quinta volta, nonostante i tagli ai fondi pubblici possa annoverarsi fra i teatri italiani col miglior pareggio consuntivo, vantando per altro anche un maggiore afflusso di pubblico giovanile ed un sensibile aumento degli abbonamenti. Un successo per il Lirico, che, come dice Biscardi «è dovuto ad un certo impegno, nel saper supplire con le idee quel che viene meno con le risorse economiche».