Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Guarda come dondolo... con lo swing!

Fonte: L'Unione Sarda
21 giugno 2018

I cagliaritani Lindy Circus hanno riportato in auge lo stile sincopato e vitale degli anni '30 e '40

 

 

 

L a moda dei balli vintage da qualche anno ha contagiato anche Cagliari, dove gli amanti del ballo dal ritmo swing, sono sempre più numerosi. Con l'arrivo della bella stagione, poi, l'allegra tribù abbigliata in maniera retrò, folgorata dai contagiosi ritmi sincopati degli anni '30 e '40, abbandona locali e scuole invadendo spazi all'aperto.
Ieri, all'Exma di Cagliari, si è consumato l'evento “Never stop swingin”, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del genere, che ha catturato anche l'attenzione di coloro che in generale amano divertisti ballando. Una serata organizzata dalla scuola Cagliari Lindy Circus, con gli Hot Five Swing Band che, con un repertorio proposto dal vivo, hanno reso ancora più coinvolgente il tutto.
Un'immersione in una musica esuberante, carica di buon umore, foriera di ottimismo, le cui fondamenta sono state gettate da gente come Duke Ellington, Count Basie, Fast Waller, Chick Webb, Benny Carter, perfetta per essere ballata in coppia, in gruppo, da soli, e amata attraverso vari stili: i principali sono charleston, lindy hop (che richiede una postura bassa e conoscenza dei passi base), collegiate shag (ovvero il ballo da collegiali, contraddistinto da maggiore energia e velocità), balboa (con postura eretta e abbraccio stretto), jazz roots (che si balla da soli).
«La serata ha chiuso l'attività annuale della nostra scuola», ci spiega Barbara Mascia, uno dei motori dell'organizzazione e super appassionata di questi tipi di balli: «Abbiamo pensato a un menu vario, con esibizioni, musica live e special dance. Il nostro gruppo è in piedi da quattro anni, anche se la mia passione per questo genere è nata diversi anni prima. Nel 2016 abbiamo aderito a una associazione nazionale che promuove lo swing e tutte le discipline. I nostri iscritti stanno aumentando,a dimostrazione di quanto alla gente piaccia immergersi in un mondo dal divertimento sano».
Conclusi stage e lezioni, l'attività della scuola andrà in vacanza ma per questo si fermerà la voglia di ballare: «Continueremo nelle piazze, nelle strade e dove ci inviteranno. Ciò che ci interessa divulgare, è la gioia e la socialità che trasmette questa danza. Un sentimento di unità e accoglienza. Non a caso, per il secondo anno consecutivo questo evento è stato messo in piedi in concomitanza con la Giornata mondiale del rifugiato. Uno dei nostri obiettivi, sarà progettare con le associazioni di settore con cui abbiamo avviato dei contatti, dei corsi di integrazione con i migranti presenti nel territorio. La danza, come la musica, è un linguaggio universale».
Carlo Argiolas