Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Porto Canale, la crisi resta»

Fonte: L'Unione Sarda
15 luglio 2009

l'armatore 



«La privatizzazione della Tirrenia è già avvenuta venticinque anni fa». Non perde l'occasione di stuzzicare l'uditorio, Vincenzo Onorato. E, all'inevitabile domanda sul futuro della compagnia di navigazione, dice la sua senza mezzi termini. «L'insediamento al vertice di Franco Pecorini, nel 1984, ha di fatto segnato l'inizio di un monopolio privilegiato, che magari non durerà altri 25 anni ma senz'altro non si interromperà domani».
L'armatore napoletano scarta per adesso l'ipotesi vendita, fosse solo per la crisi mondiale in atto. «Sono scettico», ha ammesso, «l'eventuale ma necessario progetto di privatizzazione potrebbe concretizzarsi a breve, solo con forti spinte politiche da parte degli enti locali, come già accaduto in Sicilia con il recente intervento del governo regionale, che si è candidato all'acquisizione del gruppo».
Poi Onorato vira sulle seicento navi portacontainer ferme nel mondo. Sul Porto Canale il commento è amaro. «Uno spazio meraviglioso, dalle enormi potenzialità inespresse», lo definisce. E aggiunge: «Nella crisi dello scalo sono forti le responsabilità politiche e del gestore».
Per adesso ci sono due sogni. C'è la manche della Louis Vuitton Cup e c'è un Porto Canale trasformato in una tappa strategica nel traffico merci mediterraneo. «Ho già investito molto e continuerò a farlo e a credere fortemente nel futuro di Cagliari». (cl.m.)

15/07/2009