Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il 13 giugno alle 21, a Pirri, la IX edizione per beneficenza del Shukran Festival Donatella Padigli

Fonte: L'Unione Sarda
5 giugno 2018

 

 

D onatella Padiglione, sessantatré anni anagrafici e diversi lustri in meno percepiti, origini napoletane e cagliaritana d'elezione, è un moderno profeta che non ha aspettato l'odierna crisi legata ai flussi migratori per capire che il dialogo interculturale è importante. «Essenziale è aprire se stessi e accogliere l'altro», il modo migliore? Nessun dubbio: il linguaggio festoso della danza. Il 13 giugno alle 21 giunge alla IX edizione il Shukran Festival, all' Ex Vetreria di Pirri, una delle numerose iniziative legate alla sua associazione e Scuola di danze etniche AfroDanza, nata nel 1981. I proventi dello spettacolo andranno all'Associazione Donne al Traguardo di Silvana Migoni e saranno destinati alle case rifugio per le donne vittime di violenza e i loro bambini.
Ospiti di punta dell'evento, presentato da Angelica Lai, Samara e Rachid Alexander Raqs. La prima è una coreografa di origine araba, ma di casa a Brescia, insegnante dello stile raqs sharqi, famosa per la sua grazia, la perfezione tecnica e artistica, per la capacità interpretativa, che la rendono capaci di trasmettere la bellezza e la cultura della sua terra. Il secondo, invece, è uno dei più ricercati danzatori del ventre: nato nei Caraibi ma affascinato dalla danza orientale, ha studiato fin da piccolo con Zareefa al Noor e con grandi maestri al MEDE - Middle Eastern Dance Exchange di Miami. Oggi vive in Olanda e porta la sua arte in giro per il mondo.
I biglietti, con posti numerati, costano 14 euro e si possono acquistare nelle sedi della acuola Afrodanza (via San Giovanni 379 e via Molise a Cagliari) aperte dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 21; per informazioni e ritiro biglietti tel. 070400226 -368 7482965.
Noi abbiamo incontrato Donatella Padiglione.
Lei è stata la pioniera del ballo del ventre in Sardegna, è sempre compresa la vera natura di questa espressione?
«Ho introdotto la danza del ventre oltre vent'anni fa ma nella Scuola, già da quindici anni prima, insegnavamo le altre danze orientali. L'origine culturale della danza del ventre va ben al di là dell' intrattenimento a cui è pervenuta nel tempo, in seguito a numerose trasformazioni. Nasce come danza propiziatoria: le donne arabe si disponevano in cerchio attorno alla partoriente per accompagnarne il travaglio: una danza sacra delle donne e per le donne. Con la Scuola AfroDanza, in collaborazione con la ASL n. 8, tenemmo dei corsi per ginecologhe e ostetriche in cui si insegnava il ruolo che ha la danza del ventre nel favorire i movimenti del parto e il tipo di massaggio benefico che compie sul bambino».
Danze orientali e ballo sardo, esistono affinità?
«Certamente le sonorità tra la danza sarda e quella orientale attingono entrambe alle musicalità mediterranee. In Sardegna si suonano le launeddas e in Africa il liuto ed altri strumenti a fiato. Soprattutto nell'universo delle danze folkloriche le analogie sono ancor più evidenti, tante coreografie si richiamano suggestivamente l'una all'altra».
Come nasce il sodalizio con Donne al traguardo?
«L'Associazione si occupa con passione e un impegno incessante anche delle done emigrate in difficoltà e dei loro bambini, un obiettivo decisamente condiviso con lo spirito di condivisione interculturale di AfroDanza. Cerchiamo con tutte le forze di rendere indipendenti queste donne anche cercando di aiutarle in un percorso lavorativo».
Ilaria Muggianu Scano