Rassegna Stampa

Il Sardegna

Una triste Aida al debutto

Fonte: Il Sardegna
14 luglio 2009

Da venerdì al Teatro Lirico

Tutto pronto per l'opera di Verdi. Nel secondo cast, al posto della Dessì, una giovane Chiara Taigi: «Il mio sorriso oscurato dal grave lutto al Petruzzelli». di Anna Brotzu

Regine della scena e rivali in amore sulle rive del Nilo: l’enigma di una femminilità algida e passionale sullo sfondo della guerra nell’Aida di Giuseppe Verdi, da venerdì alle 21 al Teatro Lirico di Cagliari. Il celeberrimo capolavoro del melodramma che fonde con sublime eleganza e sapienza teatrale il gusto per l’esotico e i fasti da grand-opéra alle segrete inquietudini di due principesse prigioniere di un fatale triangolo dal tragico finale, sarà diretto da Asher Fisch, per la regia di Stephen Medcalf.
SPICCA NEL CAST la voce di Daniela Dessì, strepitosa interprete recentemente applaudita all’Arena di Verona proprio come Aida: «È sicuramente uno dei ruoli verdiani più completi e complessi vocalmente. Attraverso atmosfere sorprendentemente moderne Verdi evoca il dramma eterno dell’amore nella diversità: Aida è una principessa ridotta in schiavitù; nei suoi stati d’animo si alternano rabbia e abbandono, con grande ricchezza di sfumature. E per me è un personaggio decisivo: Aida è la prima opera che ho visto in palcoscenico; sono stata Tosca e Adriana, ma questo è un ruolo che canto sempre volentieri, ogni volta lo riscopro e lo amo di più. Credo sia il segreto per interpretarlo al meglio». Se sulla scena si consuma la riva- lità tra Amneris (Irina Mishura/ Tiziana Carraro) e la sua ancella, invaghite dello stesso uomo, in bilico tra ragion di stato e moti del cuore, saranno due autentiche primedonne ad alternarsi sotto i riflettori nel ruolo della principessa etiope. La “Celeste Aida” cantata da Radamès (Walter Fraccaro/Piero Giuliacci) avrà infatti anche il volto e la voce di Chiara Taigi, al suo debutto domenica alle 21 (e ancora il 22 e il 25 luglio) sul palco cagliaritano alle prese con l’impegnativa partitura che sposa virtuosismi e sensibilità espressiva. Il soprano romano ha scelto di dedicare la sua Aida «a una persona splendida, Anna Costanzo (la truccatrice del Petruzzelli recentemente assassinata ndr), che sapeva regalarci l’illusione della bellezza; con la sua scomparsa si è oscurato il sole». Parla di sé, questa giovane donna dal temperamento estroverso e vivace, e svela: «Nella mia allegria c’è questa nota amara, alla Totò. Son molto contenta d’essere qui: la mia parte, che ricorda per le difficoltà il Ballo in maschera, richiede un certo impegno anche “atletico” in quest’allestimento essenziale e quasi brechtiano dove non ci sono piramidi, ma gabbie e cannoni». Innamorata del mare e del sole l’artista che ha esordito a Treviso con gli accenti rossiniani de “Il turco in Italia” per approdare nei maggiori teatri d’Europa, fino alla Cina, racconta: «In Sardegna ho scoperto il popolo più generoso di tutte le isole». E promette: «Tornerò a gennaio, per Shardana ». Info: 070.4082230. ¦