Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lo sport si prende tutta la città

Fonte: L'Unione Sarda
4 giugno 2018

Bus Arst come barriere contro attacchi terroristici. La Uil: «Meglio usare mezzi dell'Esercito»

 

 

Piccoli pallavolisti e campioni di triathlon per un sabato senza auto 

 

 

 

«Queste sì che sono belle donne, altroché quelle modelle magre magre». I gomiti scuri poggiati alle transenne e gli occhi puntuti sulla strada. L'obiettivo di avvicinare la città allo sport può dirsi raggiunto se due signore un bel po' avanti con gli anni, vestaglietta a fiori e un ventaglio in mano, se ne stanno sotto il sole di mezzogiorno per commentare il passaggio di un gruppo di triatlete tra via XX Settembre e viale Diaz. È la tappa dell'Itu world cup. Poco più in là, dietro l'angolo di via Regina Margherita, si apre uno smisurato campo di pallavolo. Anzi, 44 campi dove per tutto il giorno migliaia di bambini hanno giocato con il Volley S3 in sicurezza. Come in una grande bolla che ha tenuto fuori bus e automobili, il centro di Cagliari per un giorno è stato consacrato allo sport.
BUS ANTI-TERRORISMO A bloccare l'accesso all'area rossa centinaia di transenne presidiate da vigili e volontari e, in aggiunta, tre autobus dell'Arst (sponsor della manifestazione dei più piccoli) utilizzati come ostacoli per scongiurare il rischio di attacchi terroristici. Un pullman alla fine di via Roma (lato porto) e due tra via Lanusei e via Sonnino con autisti in divisa pronti a intervenire. Una novità del piano sicurezza. «Di sicuro questo non rientra tra le mansioni previste dal contratto. Diciamo che è una stranezza e che i due dipendenti sono stati concretamente esposti a un rischio che non è di loro competenza. Sarebbe stato più opportuno utilizzare i mezzi dell'esercito con personale addestrato a intervenire in situazioni di pericolo. Quando li ho visti, mi sono stupito non poco» assicura William Zonca, segretario generale della Uil trasporti.
Incuranti del piano per la sicurezza, i tantissimi bambini che oltre a sfidarsi sotto rete hanno cercato di impressionare con una palla a effetto l'ospite d'onore della manifestazione. Andrea Lucchetta, campione mondiale di pallavolo, ha passato la giornata nel campo principale allestito in via Roma e, con pazienza, ha spiegato a ognuno dei suoi piccoli seguaci come fare una schiacciata quasi perfetta. A guardare ammirati, genitori e allenatori arrivati da ogni angolo dell'Isola. Giuseppe Perra, per esempio, è di Cortoghiana e accompagna un gruppo di bimbe. La più piccola si chiama Rebecca, è timida ma ama giocare a volley proprio come mamma Sara. Davanti ai portici gremiti anche gli stand allestiti dalla polizia ferroviaria per spiegare ai bambini come comportarsi in stazione. Quiz a fumetti per dire che no, non si corre dietro al treno quando è già partito e non si oltrepassa la linea gialla lungo i binari. I piccoli pallavolisti tirano il fiato dall'impegno sul campo e annuiscono a ogni parola. Visto l'affollamento, bar e ristoranti sono al completo. E oltre ai soliti negozi c'è chi ha deciso di fare un'eccezione presentandosi al lavoro volontariamente. Rosario Palmeri è come sempre dentro il gabbiotto nel quale ripara orologi. Guarda via Roma senza auto, invasa da scarpe da ginnastica, palloni e fischietti. «Una manifestazione bellissima. Ma sia chiaro: per un giorno va bene, per tre mesi no. Che non richiudano il traffico».
TRAFFICO DEVIATO Lo svolgimento contemporaneo di volley e triathlon ha obbligato gli automobilisti a qualche deviazione extra. All'ora di pranzo Pasqualina Congiu approfitta del semaforo rosso per scendere al volo dall'auto del marito all'angolo tra via Roma e largo Carlo Felice. Nessuna protesta. «Magari ci sarà qualche disagio ma ne vale la pena. Basta parcheggiare un po' più in là». L'altro fronte è in piazza Costituzione. Qualche curioso, pochi appassionati e un ciclista del weekend che per l'occasione si è presentato con la tuta da gara e una bottiglia di birra in mano per incitare gli atleti sulla salita di viale Regina Elena.
Mariella Careddu