Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Da quattro anni facciata nascosta dai ponteggi

Fonte: L'Unione Sarda
14 luglio 2009

San Michele



È una delle facciate più belle, forse il miglior esempio di barocco in città. Ecco perché le impalcature sono una gabbia che sta molto stretta alla chiesa di San Michele, tra via Ospedale e via Azuni, il cuore alto di Stampace.
«Ci sono da almeno quattro anni. È una vergogna che nessuno ci liberi da questo peso», lamenta padre Antonio Sanna.
Il groviglio di tubi innocenti è arrivato nel 2004. Solito copione: cade qualche calcinaccio, arrivano le transenne. È la procedura di sicurezza. Ma spesso i lavori non arrivano: «Ho sollecitato più di una volta la Sovrintendenza, ma non ho ottenuto nulla. Eppure ho mandato diverse lettere. Bisogna liberare la chiesa da questa gabbia. Lo vuole tutto il quartiere, trovo ingiusto che una chiesa così bella debba essere rovinata per troppo tempo dalle impalcature».
La facciata, costruita con «tufo argilloso», in realtà appartiene alla ex Casa del noviziato, quello che tutti i cagliaritani conoscono come Ospedale militare: la chiesa di San Michele, con cui condivide il porticato, è stata costruita in un'epoca posteriore. La chiesa del Noviziato è stata costruita nel diciassettesimo secolo, grazie alla donazione fatta dall'avvocato Francescangelo Dessì alla compagnia dei Gesuiti, che hanno realizzato il loro progetto tipico: pianta centrale e aula unica, cupola ottagonale e sei cappelle intercomunicanti, tre per lato secondo lo schema della Trinità. L'edificio però fu completato nei primi anni successivi al 1700, e venne consacrato e dedicato a San Michele Arcangelo soltanto nel 1738. ( m. r. )

14/07/2009