Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Telecamere in 256 Comuni Ieri la firma di Cagliari, Quartu e altre sei amministrazioni

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2018

I sindaci siglano il patto con la prefetta Costantino, che venerdì andrà in pensione

Telecamere in 256 Comuni Ieri la firma di Cagliari, Quartu e altre sei amministrazioni

Ci teneva, la prefetta di Cagliari, che il via alla videosorveglianza nei Comuni sardi arrivasse - almeno sulla carta - prima di lasciare l'incarico. Tiziana Giovanna Costantino c'è riuscita: venerdì andrà in pensione, però la firma dei sindaci di Cagliari, Quartu, Settimo, Sanluri, Nuraminis, Pauli Arbarei, Portoscuso e Villamar c'è: è giunta ieri, durante un incontro in piazza Palazzo a Cagliari, al quale hanno partecipato anche il vice questore vicario Alfonso Polverino, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luca Minniti, e quello della Guardia di finanza, generale Patrizio Vezzoli.
I FONDI Spetterà ora alla vice prefetta vicaria, Paola Dessì, dare gambe al progetto finanziato dallo Stato con 37 milioni di euro e dalla Regione con altri venti e mezzo, in attesa che sia nominato il nuovo prefetto cagliaritano. Non sono i nomi dei “papabili”, a mancare, bensì un Consiglio di ministri nel pieno dei suoi poteri. Ma questa è un'altra storia. Di certo, c'è che nel Patto per la videosorveglianza «negli otto Comuni del Cagliaritano, le firme ora ci sono», spiega la prefetta Costantino, «e nel Nuorese si fa altrettanto».
IL PROGETTO È nato dalla visita del ministro dell'Interno Minniti, in febbraio: «Ai fondi dello Stato», precisa Cristiano Erriu, assessore agli Enti locali, «la Regione ha deciso di aggiungere i propri, per un totale di 57 milioni e mezzo». L'obiettivo è avere le telecamere «nei centri urbani e nelle aree rurali» di 296 Comuni sardi su 377 esistenti. Molti altri si stanno già muovendo.
FORZE DELL'ORDINE Le telecamere in grado di registrare, piacciono ai cittadini? Ne è convinto il vice questore vicario Polverino, sono d'accordo Minniti dei carabinieri e Vezzoli della Finanza: «I cittadini le chiedono». Per il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, «sono un deterrente e utili per le indagini su attentati e altri reati, abbandono di rifiuti e viabilità. Nuovi dispositivi si aggiungeranno a quelli gestiti dal Ctm». Le forze dell'ordine accederanno, dalle loro sedi, ai sistemi di videosorveglianza, «e questa è una garanzia per i cittadini», aggiunge il sindaco di Quartu, Stefano Delunas. E mentre il presidente dell'Anci, Emiliano Deiana, ottiene il supporto delle forze dell'ordine sui punti in cui installare le telecamere, il progetto si rivela utile anche nei piccoli Comuni: «Una garanzia per gli abitanti», assicura la sindaca di Pauli Arbarei, Emanuela Cadeddu, spalleggiata dalla collega di Nuraminis, Mariassunta Pisano, mentre quello di Settimo, Gian Luigi Puddu, sottolinea: «Ottimo per piccoli atti di vandalismo e reati». Il sindaco di Villamar, Fernando Cuccu, ricorda «il raid vandalico nelle nostre scuole: forse sarebbe stato evitato, con la videosorveglianza». Per quello di Sanluri, Alberto Urpi, «è importante l'aiuto delle forze di polizia» e per il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, «sarà utile in un piccolo Comune dotato di una grande zona industriale».
I TEMPI Tutti contenti, insomma. Mancano solo le telecamere, ma su questo in Prefettura sono fiduciosi: contano che saranno in funzione entro l'autunno.
Luigi Almiento