Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alla manifestazione hanno partecipato settemila donne SoloWomenRun: i premi per tre progetti sociali

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2018

Alla manifestazione hanno partecipato settemila donne SoloWomenRun: i premi
per tre progetti sociali

Le oltre settemila donne che hanno partecipato alla SoloWomenRun dell'11 marzo hanno contribuito a finanziare i tre progetti sociali premiati ieri. Quasi diecimila euro per tre associazioni che hanno partecipato in massa.
«Il primo premio da 4.800 euro è andato all'associazione “Abbracciamo un sogno”, con 1.620 iscritte, che ha presentato il progetto Comunikare», rivela Isa Amadi, presidente di 42K srl e organizzatrice della SoloWomenRun, «iniziative di comunicazione per il personale sanitario, medici, infermieri e tutti quelli che hanno a che fare in particolare con malati oncologici perché è molto importante comunicare al meglio e creare il giusto rapporto coi pazienti».
Il secondo premio da 2.880 euro è andato all'associazione Passu Passu che ha partecipato a tutte e quattro le edizioni assieme al gruppo Le palestrate di Dany e collabora con altre realtà che si occupano di tumore al seno e ovarico come Fondazione Taccia, il progetto Mai Più Sole e l'associazione Karalis Pink Team, che si è aggiudicata il terzo premio da 1920 con il progetto “Pagaiando contro il tumore”. La collaborazione tra chi ha vinto il secondo e il terzo premio si concretizzerà con l'acquisto di una Dragon Boat e un progetto che prevede allenamenti e altre iniziative per la promozione dell'attività e favorire la riabilitazione psicofisica delle donne colpite da tumore al seno.
«La SoloWomenRun è una manifestazione sociale che ha permesso di premiare i progetti più validi, ma anche dal punto di vista sportivo è un successo - ha spiegato l'assessore allo Sport Yuri Marcialis - si è passati da poco più di mille iscritte alla prima edizione alle oltre settemila di questa quarta edizione: credo sia la manifestazione sportiva più partecipata in tutta la Sardegna». Che l'aspetto sportivo sia secondario lo ha ribadito l'organizzatrice: «C'è un grande coinvolgimento per l'aspetto sociale dell'iniziativa, questa è una delle cose più belle, ci sono donne che dovevano partecipare a un'altra competizione ma hanno deciso di prendere lo stesso il pettorale sapendo i buon risultati che arrivano coi progetti finanziati dalla SoloWomenRun».
Marcello Zasso