MARTEDÌ, 14 LUGLIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

La minoranza: più trasparenza 






CAGLIARI. Rifiuti della discordia. «Tutti i gruppi consiliari del Comune hanno ricevuto una lettera molto documentata che getta ombre anche sulla futura gestione del servizio», dice afferma Ninni Depau, capogruppo del Pd. La storia di questo settore è una delle spine nel fianco di Cagliari, i cui cittadini pagano una tassa rifiuti tra le più alte d’Italia. Inizialmente l’amministrazione comunale aveva pensato di creare una società mista (pubblico e privato) a cui affidare la gestione dei rifiuti. Ma un errore nell’istruttoria dell’appalto fece scattare un ricorso e alla fine tutto fu annullato. Nel frattempo erano passati oltri tre anni. Fu così che la Giunta optò per affidare il tutto a una ditta esterna. Poi vi furono altri problemi interni. Alla fine si decise di fare un bando per la predisposizione dell’appalto, che venne vinto da «Azura Srl», ditta specializzata in questo settore. Ed è qui che interviene la lettera, continua Depau, «in cui si ricorda che questa società ha lavorato a suo tempo per la De Vizia Spa che fa parte dell’Ati che gestisce, in proroga, i rifiuti di Cagliari. Tutto formalmente regolare. Ma l’ammontare dell’appalto (oltre 300 milioni per nove anni) pone ulteriori problemi di attenzione. Per questo noi chiediamo che nel capitolato d’appalto siano posti dei precisi paletti di controllo del servizio».