Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un rally nella strada dimenticata Proteste in via dell'Oleandro: «Le buche danneggiano le auto»

Fonte: L'Unione Sarda
28 maggio 2018

PIRRI.

A fianco all'Asse mediano, non è mai stata asfaltata ed è diventata una mulattiera

Un rally nella strada dimenticata Proteste in via dell'Oleandro: «Le buche danneggiano le auto»

Quella strada esiste davvero. Lo dice il viario ufficiale del Comune e lo conferma anche il fatto che i residenti versano regolarmente i tributi nelle casse pubbliche. Eppure via dell'Oleandro sembra un luogo dimenticato: meglio evitare di arrivarci con l'auto, le sospensioni e la coppa dell'olio potrebbero essere irrimediabilmente danneggiate da decine di buche, profonde anche trenta, quaranta centimetri.
LA SITUAZIONE E non si parla certo di una via di campagna. Fiancheggia l'Asse mediano e inizialmente era addirittura uno dei punti di immissione alla strada a scorrimento veloce. Ma era e continua a essere una mulattiera. «Ci sono clienti che non vengono più perché temono di rovinare la macchina», dice Antonio Murru, il contitolare della Sarda solare, l'unica azienda che dà sullo sterrato. «Abito qui dal 1956», interviene Sergio Andrei, «e la situazione è sempre stata la stessa. Da anni chiediamo di intervenire ma non riusciamo ad avere risposte».
IL BLOCCO Il problema è che la strada, pur apparendo nel viario del Comune, è privata. Cioè, se anche volesse, l'assessorato ai Lavori pubblici non potrebbe intervenire. «In questa situazione», spiega l'assessora Luisa Anna Marras, «potremmo fare solo una cosa: provvedere all'esproprio per acquisirlo al patrimonio comunale. Ma, prima, dovremmo trovare le risorse». Tutta quella zona apparteneva a un unico proprietario che l'ha divisa in lotti e venduta. «Il primo ad acquistare e a costruire», riprende Andrei, memoria storica della zona, «fu il grande pugile Piero Rollo. Poi siamo arrivati noi e, pian piano, tutti gli altri residenti».
LA PROPOSTA Ma via Dell'Oleandro è rimasta nel patrimonio dell'ex proprietario dell'area. «Poi», racconta Andrei, «è passata agli eredi: nessuno di loro vive in Sardegna». Una ventina d'anni fa il Comune è riuscito anche a contattare i proprietari. «Loro hanno proposto di cederla in cambio di un corrispettivo non economico». Andrei non era presente a quelle trattative. «Ho saputo che avrebbe chiesto di sanare alcuni abusi. A quel punto la trattativa si è arenata».
IL PRESENTE Così è scattato il fai da te. «Per tre volte», spiega Murru, «abbiamo messo ghiaia a spese nostre per coprire le buche. Ma, dopo un anno, un anno e mezzo, si riformano». Il caso lo scorso anno è finito anche in Consiglio comunale con un ordine del giorno bipartisan. Ma non è cambiato niente. «E ora», conclude Murru, «ci resta solo una cosa da fare: trovare i proprietari e chiedere loro il rimborso per i tanti danni subiti dalle nostre auto. Magari così la situazione si sblocca».
Marcello Cocco