Rassegna Stampa

web cagliaripad.it

La movida culturale del venerdì sera

Fonte: web cagliaripad.it
25 maggio 2018

La movida culturale del venerdì sera
"Nonostante un vuoto storico, artistico culturale nel centro della città, i ragionamenti programmatici politici cagliaritani sembrano fermarsi alla politica della movida"

A Cagliari si ragiona da qualche anno, su cosa debba essere una città metropolitana.
Si ragiona di metropolitana di superficie che connetta Cagliari e Quartu Sant’Elena.
Si ragiona di una rete metropolitana che connetta le poche aree non ancora edificate, tra Monserrato, Selargius e Quartucciu, nel nome di ciò si affrontano cose, come l’apertura di un fascicolo che un procuratore della Repubblica (Alessandra Pelagatti) ha definito “il più grande progetto di speculazione aperto a Cagliari”.

Questo è possibile (giustamente e legittimamente) nel nome di un’idea di Cagliari come raggio di sole che irradia l’isola tutta, proponendosi come possibile meta turistica culturale dell’intero mediterraneo.
Cagliari è comune di 154000 anime residenti, è anche città metropolitana, cui ruotano intorno 450000 vite, un residente su tre dell’isola vive non a Cagliari, ma nell’area di Cagliari Città metropolitana.
Città metropolitana dove il centro storico a partire dagli anni ottanta del secolo scorso, si è progressivamente svuotato, s’indagano strategie politiche per ripopolarlo.

Rivitalizzare quartieri storici come Castello, non potrebbe avere come nodo politico programmatico, far si che Cagliari abbia finalmente una sua Accademia di Belle Arti?
Perché non pensare almeno a un corso d’Alta Formazione Artistica nella storica sede di Via San Giuseppe del Liceo Artistico Foiso Fois, attualmente inutilizzata?
Cagliari è l’unica città metropolitana d’Italia, d’Europa e del mondo, priva, nel 2018, d’Alta Formazione Artistica e di un’Accademia di Belle Arti.

Nonostante questo vuoto storico, artistico culturale nel centro della città, i ragionamenti programmatici politici Cagliaritani, nell’isola che ha il più alto tasso d’emigrazione (e disoccupazione) giovanile e di dispersione scolastica in Europa, sembrano fermarsi alla politica della movida determinata dalla birretta del Venerdì sera.