Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il molo Sabaudo c’è: ecco i giganti

Fonte: La Nuova Sardegna
13 luglio 2009

SABATO, 11 LUGLIO 2009

Pagina 1 - Cagliari



I nuovi attracchi rendono unico nel Mediterraneo lo scalo delle crociere



PORTO & TURISMO Il collaudo dei lavori è stato fatto sabato scorso Consegna dell’opera con nove mesi di anticipo


di Alessandra Sallemi
CAGLIARI. Sedici piani di nave sovrastavano ieri mattina il molo Sabaudo collaudato sabato scorso e diventato in un colpo solo doppio attracco per i due colossi gemelli della compagnia Royal Caribbean. Perché dietro l’Indipendence of the seas che colpiva lo sguardo dei partecipanti all’inaugurazione del molo c’era una nave gemella, la Navigator (7mila persone in tutto): Cagliari risulta essere l’unico porto del Mediterraneo in grado di accogliere contemporaneamente due mezzi di tali misure. Ma non era questo il solo motivo di orgoglio dello staff dell’autorità portuale presieduta da Paolo Fadda. Contro la regola italiana e sarda dei lavori sempre in ritardo rispetto alla tabella di marcia, il molo Sabaudo è stato consegnato nove mesi prima della data stabilita nel contratto d’appalto grazie al lavoro che Paolo Fadda e i suoi hanno hanno condotto senza sosta per rimediare a un grosso problema dello scalo: non avere abbastanza attracchi.
Il difetto comportava un disservizio imponente: le navi merci dovevano stare in rada in attesa di poter entrare in porto; è successo che per far scaricare un traghetto si facesse uscire dal porto una nave, si facesse entrare quella che aveva urgenza, per far rientrare dopo quella «parcheggiata». Il difetto inoltre ha provocato un handicap grave: tenere le mani legate nella promozione del porto di Cagliari nel mondo. Adesso lo scalo può uscire dalla piccola bottega cui è stato costretto e già ieri mattina c’era una certezza: l’attracco dei due colossi nel molo ristrutturato con nove mesi di anticipo è stato un super test di affidabilità del porto di Cagliari, la Royal Caribbean manterrà i 35 scali programmati per il 2010, contro i 18 di quest’anno. L’anticipo doveva essere preciso al secondo e così è stato: «In caso diverso - commentava il presidente dell’autorità portuale, Paolo Fadda - avremmo avuto un problema con l’armatore». Notava ieri il sindaco Emilio Floris: «La presenza dei crocieristi si è dimostrata non superficiale per il tessuto economico cittadino e non solo: comprano bene e volentieri, pranzano al ristorante, sono documentati su ciò che i nostri musei possono offrire e lo cercano, un turista mi ha chiesto se avessimo già inaugurato il museo etnografico. E anche se si limitano a prendere un caffé, 7 mila caffé in poche ore hanno un valore. Il porto ci interessa, è una grande occasione di lavoro anche per le attività che possono essere avviate. Qui oggi è sceso il comandante della Indipendence e ha fatto i complimenti per l’accoglienza sotto bordo: è stato importante perché i comandanti sono il tramite autorevole tra il porto e l’armatore». L’attracco finalmente possibile al Sabaudo non serve solo per aumentare i contatti con gli armatori delle crociere, destinati in futuro al molo Ichnusa con il terminal allestito apposta. Adesso il porto di Cagliari può liberarsi dei monopoli e cercare contatti commerciali che facciano crescere il lavoro, le imprese, soprattutto il numero di buste paga di lavoratori qualificati. Infine: il rilancio del porto è la condizione per parlare anche di sicurezza del lavoro nello scalo.