Rassegna Stampa

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Creare un ‘percorso turistico romano’ per restituire l’Anfiteatro alla città

Fonte: web Ad Maiora Media
24 maggio 2018

CAGLIARI,

Creare un ‘percorso turistico romano’ per restituire l’Anfiteatro alla città


Dopo il sopralluogo della Commissione comunale ai Lavori Pubblici, tenutasi questa mattina all’Anfiteatro, si fa strada la proposta di riqualificazione in chiave turistica del monumento, quella cioè di un ‘percorso turistico romano’ che da Villa Tigellio arrivi direttamente all’Anfiteatro.

 


Avanzata dai consiglieri comunali Giorgio Angius e Raffaele Onnis con lo scopo di riconsegnare alla città il sito archeologico di epoca romana più importante dal punto di vista storico e turistico, la proposta prevede, nei dettagli, un percorso che dovrebbe partire da Villa Tigellio per snodarsi all’interno del suggestivo Orto botanico (mèta turistica battuta) attraverso la valle di Palabanda, superando l’attuale muro di separazione con un varco in corrispondenza del Pozzo Romano.

“Dobbiamo restituire il monumento alla città – sostiene Onnis – si deve dare un’accelerata a questa situazione di stallo. È una priorità per lo sviluppo turistico di Cagliari: il Comune deve sollecitare gli enti dai quali ancora non arrivano risposte decisive. Non mi risulta che sia previsto alcun progetto effettivo per la riqualificazione in chiave turistica e per lo spettacolo”.

Dopo aver presentato il progetto per il restauro, infatti, il Comune attende ora il parere della Soprintendenza per procedere con i lavori: quelli già autorizzati riguardano l’eliminazione del verde, la riduzione di tutto ciò che possa arrecare ‘danni’ alla pietra ed al monumento stesso, ed infine uno scavo archeologico attraverso il quale riportare alla luce degli ambienti al momento nascosti, uno dei quali potrebbe essere una cisterna. Unitamente alla richiesta di sopralluogo, sono state altresì presentate da parte dei Riformatori un’interrogazione ed una mozione al Sindaco, volte a conoscere sia le tempistiche di fine lavori, per ora incerte e senz’altro dettate da quelle dei lavori di restauro, sia l’eventuale esistenza di un progetto di utilizzo del bene per gli scopi legati alla sua destinazione originaria di luogo per lo spettacolo. Anche se, proprio sull’impiego futuro del bene, il Sindaco pareva essersi già espresso chiaramente: in una diversa concezione di ‘sfruttamento’ di monumenti del genere, si potranno ospitare dei piccoli concerti, ma i numeri del passato sarebbero da dimenticare.

Nel frattempo il cantiere, fermo da ben sette anni, presenta al suo interno un box (di proprietà dell’impresa incaricata per i lavori) che, da quattro anni, risulta occupato da due persone, una delle quali possiede la residenza e rivendica il suo ruolo di ‘guardiano gratuito’ per il quale non intende andarsene.