POETTO. Interrogazione dei Rossomori sulla dimensione dello stabilimento

«Non ho nulla contro l'Emerson e contro la libera attività imprenditoriale, ma le regole devono valere per tutti». Filippo Petrucci, consigliere comunale, ha presentato un'interrogazione urgente per capire se i lavori in corso tra la Quarta e la Quinta fermata siano in regola. Dopo un estenuante braccio di ferro legale nei mesi scorsi è stato smantellato il grande chiosco bianco che aveva superato indenne lo tsunami di demolizioni-ricostruzioni che ha travolto gli altri baretti del Poetto.
La stagione è alle porte: in questi giorni sono stati sistemati i lettini e, in attesa che venga montato un chiosco con le stesse dimensioni e caratteristiche degli altri, gli operai stanno delimitando l'area in concessione all'Emerson. I paletti bianchi che segnano il confine con la spiaggia libera partono dal chiosco e arrivano a pochi metri dal mare. «Con concessioni di questi tipo non c'è spazio per la duna e per il passaggio dei bagnanti: c'è continuità dalla strada al mare - attacca Petrucci - sarebbe un unicum in tutto il litorale cagliaritano, se si eccettuano gli stabilimenti in muratura che hanno un altro iter». Secondo il capogruppo dei Rossomori «il Pul è stato pensato affinché ci fossero spazi per le concessioni, ma soprattutto spiaggia libera per chi vuole godersi la spiaggia senza ulteriori costi».
L'interrogazione dovrebbe ricevere risposta nella seduta di stasera del Consiglio comunale e l'assessora all'Urbanistica non si sbilancia. «Stiamo facendo tutte le verifiche per poter rispondere - spiega Francesca Ghirra - ma di sicuro il Pul prevede che debba sempre essere consentito l'attraversamento». Gli operai stanno ancora montando la pedana e benché il modo in cui sono stati sistemati i paletti lasci spazio a dubbi, uno dei legali dell'Emerson cerca di fare chiarezza. «Nel provvedimento concessorio è previsto che debbano lasciare un passaggio, ci dovrà essere un varco di tre mezzi al centro della concessione per consentire il libero passaggio dei bagnanti», assicura l'avvocato Marcello Vignolo. «All'Emerson, a differenza di altri chioschi, non c'è solo la concessione per la zona ristorazione, ma anche una formale concessione demaniale per i servizi di assistenza alla balneazione, quella non solo non è stata aumentata, ma è stata modificata in peggio con più prescrizioni».
Marcello Zasso