Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Luci e ombre nelle pagelle dei turisti

Fonte: L'Unione Sarda
13 luglio 2009

Il racconto



I bagni: pochi, quasi sempre sporchi, alcuni addirittura alla turca, come al museo archeologico di Castello. Roba da medioevo dell'accoglienza. «È la lamentela che ci riferiscono più spesso. Molti si stupiscono di quanto siano vecchi i servizi», racconta Maria Paola Loi, guida della Lisciotto tours, società che organizza le escursioni (in città e sulla costa) dei croceristi sbarcati dai colossi della Royal Caribbean. Non solo: americani, inglesi e spagnoli trovano per strada ancora molte barriere architettoniche: «Gli stranieri a differenza degli italiani viaggiano a tutte le età e anche se non sono in condizioni di salute perfette. Anche questo è un problema».
IL RACCONTO Javier Molero, spagnolo di Tarragona, credeva sarebbe stato facile trovare un taxi. Voleva andare al Poetto, ha ripiegato su una passeggiata nei vicoli della Marina, invasi dall'odore di Kebab e farciti di ambulanti pachistani e senegalesi a caccia di turisti: «Dopo cinque giorni in nave, avrei voluto vedere la spiaggia». È rimasto fermo in via Roma insieme alla moglie per qualche minuto, poi si è accorto che l'impresa era impossibile e ha gettato la spugna. Nicole invece è canadese, ha lasciato i genitori a bordo della Indipendence e dice di essere interessata al «sardinian food, bottarga», ma credeva costasse meno. «Too much expensive», troppo cara.
IL LATO POSITIVO In compenso, ogni tanto arriva anche qualche complimento: «Alcuni si sorprendono per la pulizia delle strade: si aspettano di trovarle più sporche nelle città di mare, soprattutto vicino al porto», aggiunge Vittoria Rosas, anche lei guida turistica.
Chiaroscuri di un'accoglienza che dovrebbe uscire dal rodaggio anche grazie alla ricerca annunciata ieri mattina dal sindaco Emilio Floris sul molo Sabaudo, fresco di inaugurazione: «I croceristi verranno seguiti da sette funzionari dell'assessorato al Turismo, che li accompagneranno in giro per la città e registreranno lamentele, abitudini e preferenze. In questo modo cercheremo di sfruttare al meglio tutte le risorse a disposizione».
IL FUTURO Il risultato? «Qualcuno si è lamentato del servizio taxi: gli autisti non parlano l'inglese», riferisce l'assessore Gianni Giagoni. Gli altri nei: «I bagni chimici e quelli a gettone. E poi il tour per la città con l'autobus scoperto: qualcuno ci ha detto che gli orari non sono scritti in maniera chiara». Ma gli impiegati comunali hanno anche osservato i comportamenti dei turisti: «Chiedono informazioni su gioiellerie, corallo e negozi dove possono comprare prodotti agro alimentari».
In un anno, dicono le stime, i croceristi hanno lasciato nelle casse dei negozianti cagliaritani più di tre milioni di euro. «Gli spagnoli sono i più spendaccioni. Gastronomia, vini e abbigliamento: sono i loro acquisti preferiti. Chi compra meno invece sono gli inglesi», aggiunge un'altra guida. A tagliare la voglia di shopping, al netto della crisi economica globale, contribuisce anche l'ordine degli scali delle navi. Cagliari, nel ruolino della Navigator of the seas , è sempre l'ultimo porto prima dell'arrivo a Civitavecchia. Morale: i passeggeri arrivano in città nell'ultimo giorno di vacanza, con portafoglio scarico e poca voglia di visitare bastioni e musei. Ieri però via Roma e il Largo erano una distesa di cappellini bianchi e polpacci scoperti. Alle 13,30 il monumento più visitato era la Rinascente, mentre la fotografia (almeno venti in pochi minuti) più ricercata è di quelle che non ti aspetti: un gatto che allatta quattro topolini, trovata di Gabriele Mattei, professione mendicante.
NUOVO BUSINESS Chi invece ha inventato un nuovo business è la New way, società che propone ai turisti un giro per la città con il Segway, una sorta di monopattino elettrico a due ruote che qualcuno ha usato per andare in via Manno e via Garibaldi senza affannare troppo nelle salite. Ma la maggior parte ha preferito la passeggiata a piedi nel centro storico: pranzo nelle trattorie della Marina, menu turistici da 15 a 30 euro, prima di tornare in cabina. ( m. r. )

11/07/2009