Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Se Fido viene accolto e abbandonato

Fonte: L'Unione Sarda
13 luglio 2009

Il caso. Molti cani vengono riportati al canile ma c'è anche chi li lascia per strada

Quando le adozioni di animali non vanno a buon fine

Non sempre chi adotta un cane poi lo tiene a lungo: a volte i problemi appaiono insormontabili e si cerca una nuova sistemazione.
A volte non c'è niente da fare, l'amore proprio non sboccia. Accade quando il nuovo cucciolo di casa, accolto con tanto entusiasmo, finisce per abbaiare troppo (disturbando i vicini), o continua a fare pipì dappertutto. O magari i nuovi padroni non avevano calcolato che le sue unghie graffiano il parquet. In casi simili, qualcuno sceglie la soluzione più drastica, e meno amorevole: riportare il piccolo al canile o nei rifugi delle associazioni animaliste. «Accade spesso che un proprietario restituisca il cane appena adottato. A volte dopo averlo tenuto per una notte, in altri casi quando è passata una settimana o dopo dieci giorni di convivenza», racconta Ingrid Governi, responsabile dell'associazione Mimì&Gogò. «L'entusiasmo iniziale svanisce facilmente. Noi spieghiamo che avere un cane non è semplice, il cucciolo ha tante esigenze; qualcuno evidentemente non ci prende sul serio e fa un tentativo».
IL CANILE Chi sbaglia adottando un esemplare senza pensarci troppo e lo riporta indietro può anche essere giustificato, mentre non lo è chi lo abbandona per la strada: «Accettiamo senza problemi il cane che torna nella nostra struttura», assicura Piero Frongia, direttore del Servizio zooiatrico comunale. «Può succedere che un proprietario non si renda conto delle necessità di un cucciolo. I quattrozampe non sono giocattoli, hanno bisogno di attenzioni e cure». Nel mese di giugno il canile ha dato in adozione 24 esemplari, tre sono stati restituiti. A gennaio e febbraio 5 adozioni su 30 non sono andate a buon fine. Ma ci sono mesi in cui nessun cucciolo torna indietro.
NUOVA SISTEMAZIONE Capita anche che un proprietario che non si sente adeguato o ha particolari problemi cerchi personalmente una nuova sistemazione accogliente per il suo piccolo. È il caso di Dodo, un bellissimo dobermann, che ha rischiato di trovarsi senza casa: il suo padrone doveva trasferirsi e non poteva portarlo con sé, ma prima di andare via da Cagliari ha cercato una famiglia a cui affidarlo. «Se il motivo è valido nessuno condanna chi non può tenere più il proprio animale», dice Annamaria Secchi, una vita dedicata ai randagi. «Ma quando tirano fuori scuse assurde mi viene voglia di denunciarli». Ecco i motivi futili, ma i più gettonati, che spingono a mandare via da casa Fido, sono altri: piange troppo, rovina i tappeti, graffia il parquet, abbaia se entrano a casa persone che non conosce, fa la pipì dove capita, portarlo tre volte al giorno a fare la passeggiata richiede troppo tempo.
FRANCESCA GHEZZO

12/07/2009